Olii esausti sul porto: «Uno scempio sotto gli occhi delle autorità»

Roberto Visibelli, Forza Trani, scrive sulla incivile situazione del molo S. Lucia

venerdì 16 marzo 2007
«Rilevata anche l'indifferenza delle varie associazioni ambientaliste (che sono sicuro a breve riprenderanno l'argomento, come sono solite fare) e l'ingiustificabile, quanto deprecabile stato d'inerzia delle Autorità competenti, mi preme ritornare sull'irrisolta questione relativa al continuo sversamento di oli esausti presso il molo Santa Lucia, a ridosso del muro di contenimento omonimo, lato Cattedrale. Uno stato di cose da paese sottosviluppato, un'incivile, indicibile, vergognosa, squallida questione della quale nessuno si preoccupa.
Nonostante il risalto già dato in passato dagli organi di informazione ad una segnalazione dello scrivente con la quale evidenziavo il deprecabile stato di cose ed il lassismo delle Autorità competenti, e sulla scorta della quale seguiva una nota di un ex collega del consiglio comunale, non vi sono state iniziative tese a porre rimedio alla questione, anzi la situazione è andata via via peggiorando e di questo passo c'è il rischio concreto di non riprendere la situazione in mano. Infatti, è da tempo che è stata rimossa la campana di raccolta degli oli esausti ma, nonostante non sia stata allocata nessuna altra struttura del genere, si continuano a depositare lattine, bidoni e recipienti vari, contenenti maleodorante olio esausto.


Il deposito di tale olio, non solo costituisce un ribrezzo in termini estetici, intaccando il decoro paesaggistico ed architettonico della zona portuale in parola, ma emana sgradevoli odori, i cui effetti sulle vie respiratorie sono altamente dannosi. Bisogna tenere nel debito conto, inoltre, che la zona è frequentata giornalmente da centinaia di persone, pescatori che vendono il pesce e clienti che l'acquistano, i quali sono costretti a dover respirare un'area velenosa per poter vendere il pescato o portare " il pesce " a casa. Senza dimenticare i numerosi dipendenti del Ministero di grazia e giustizia e del personale che quotidianamente si reca in Tribunale per svolgere la propria attività lavorativa (avvocati, consulenti, praticanti ecc..), i quali, dovendo parcheggiare l'auto nel piazzale antistante la zona invasa dagli oli, non possono non vedere quanto sta accadendo, con conseguente sfiducia nelle Istituzioni e rammarico per uno stato di cose vergognoso, che comunque in pochi (!) hanno il coraggio e la forza di denunciare.
Sorvolo, per carità patria, sul fatto che spessissimo la zona è attraversata da turisti! Chi dovrebbe fare qualcosa rimane, come al solito, rinchiuso nella propria campana di vetro sperando che nessuno sollevi il polverone, omettendo i propri doveri istituzionali, a causa di una penosa e cronica carenza di iniziativa e di fermezza. Certo non è compito mio indagare sulle responsabilità di chi ha concorso al progredire di tale situazione, ma l'inerzia e la superficialità di chi dovrebbe intervenire è irritante.


La bonifica della zona infestata dagli oli è una priorità assoluta, che non può essere rinviata, specialmente a ridosso dell'imminente stagione estiva e balneare. Va inoltre posizionata una idonea struttura per la raccolta degli oli al fine di consentire al personale marittimo di poter versare i residui dei loro motori in tali apposite strutture, evitando che di tali mezzi possano servirsi coloro per i quali l'eliminazione degli oli può avvenire presso l'Isola ecologica "L'INDICE". Speriamo che questa mia sia l'ultima segnalazione afferente tale malcostume e scempio ambientale. Oppure per attivare la Magistratura e la Capitaneria di Porto, che pure sono ubicate a pochi metri dallo schifo suddescritto, devo per forza ed esclusivamente approntare una articolata e documentata denunzia scritta ed in bollo?»

Dott. Roberto Visibelli
Dirigente Forza Trani