Morte di De Girolamo, indagati anche i figli di Nicola Lops

Per concorso in omicidio ed occultamento di cadavere. Dietro la morte dell'imprenditore edile vi sarebbero più persone

lunedì 16 maggio 2011 19.27
Omicidio De Girolamo: dopo Nicola Lops (l'intonachista di 57anni che si è tolto la vita nella campagne fra Trani e Bisceglie) sono stati iscritti nel registro degli indagati anche i due figli del suicida, Savino Massimo e Lorenzo rispettivamente di 34 e 30 anni per concorso in omicidio ed occultamento di cadavere. Le indagini sembrano aver preso una piega ben precisa anche se gli inquirenti invitano alla prudenza.

Subito dopo la morte del costruttore, le attenzioni dei Carabinieri si erano concentrate sui fornitori della sua impresa. Tra questi, era finito sotto la lente degli inquirenti Nicola Lops, titolare (con i figli) a Bisceglie di un'azienda artigianale che vantava alcuni crediti nei confronti dell'impresa edile De Girolamo. Poco prima di impiccarsi in campagna, Nicola Lops era stato sentito per l'ennesima volta dagli investigatori, così come i figli. Messo alla strette, Lops si sarebbe più volte contraddetto. Forse preso dal rimorso o per paura di essere ormai in un vicolo cieco, Lops si è tolto la vita domenica pomeriggio in un terreno di sua proprietà in contrada Ponte Lama. La morte del 57enne artigiano (iscritto successivamente nel registro degli indagati) ha spostato i riflettori sui due figli.

Sulla base degli indizi raccolti dai Carabinieri, le cui indagini sono coordinate dal pm Michele Ruggiero, dietro la morte di De Girolamo vi sarebbero più persone. Secondo una plausibile ricostruzione, De Girolamo avrebbe incontrato i suoi carnefici nel casolare sulla Bisceglie-Andria, poi dopo un litigio sarebbe stato ucciso. Chi ha sparato si sarebbe fatto aiutare da qualcuno a nascondere il cadavere del costruttore nel pozzo ed a bruciare la macchina da cui sono spariti alcuni documenti, del denaro contante ed un mazzo di chiavi, forse nel tentativo (goffo) di simulare una rapina o per nascondere qualche prova.
L'imprenditore edile di Trani, Nunzio De Girolamo, 62 anni, è stato trovato senza vita nelle campagne di Bisceglie, in un pozzo, immerso nell'acqua, con la testa fracassata e varie ferite di arma da fuoco. Il macabro ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 13 maggio in via San Pietro, all'estrema periferia di Bisceglie, sulla strada per Andria. A far scattare l'emergenza un'auto bruciata, risultata essere di proprietà dell'uomo. A distanza di pochi metri, un pozzo in cui i Carabinieri di Trani hanno trovato il cadavere.