Orina sui muri della Cattedrale, tolleranza zero del Comune: "Gesto ignobile, caccia al responsabile"

L'Amministrazione : "Cittadini violati, Polizia Locale già al lavoro sulle telecamere".

martedì 21 ottobre 2025 13.10
A cura di Tonino Lacalamita
C'è profonda tristezza l'aver raccontato ieri l'ennesimo episodio di inciviltà, ma c'è stato soprattutto sgomento sociale di fronte al degrado assoluto a cui si è assistito la sera del 20 ottobre quando un uomo, senza alcun ritegno, ha utilizzato i muri della Cattedrale come un orinatoio. La risposta dell'Amministrazione Comunale di Trani, reclamata sui social dai cittadini, è stata immediata.

Di fronte a un gesto che supera persino il pur condannabile malcostume delle deiezioni canine – trattandosi di un atto umano e volontario di disprezzo – la macchina comunale non è rimasta a guardare. Su impulso diretto dell'Assessora alla Polizia Locale, Cecilia Di Lernia, la caccia al responsabile è scattata la sera stessa, con la Polizia Locale già al lavoro per analizzare le telecamere e assicurare che un simile affronto alla città non resti impunito. A questo gesto, però, non seguirà solo la sterile indignazione.

L'Assessora alla Polizia Locale, avv. Cecilia Di Lernia, ha affidato ai social un commento che ben descrive il sentimento collettivo, trasformandolo subito in azione concreta: "Raramente rimango senza parole – ha scritto l'Assessora – cerco sempre di comprendere gli atteggiamenti altrui, non giustificandoli certo. Ma questa volta il mio personale sentire è di assoluto sgomento. Non solo perché Questo è un luogo intriso di sacralità; non solo perché Questo identifica la nostra città; non solo perché Questo è un luogo di inestimabile valore storico ed artistico. Lo sgomento deriva dalla mancanza assoluta di rispetto che si ha nei confronti di ciascuno noi".

L'Assessora ha definito il gesto una violazione contro l'intera cittadinanza: "Ecco… sentirsi violati come cittadini. Ed allora – ha concluso Di Lernia – ho chiesto al Maggiore Domenico Miccoli di verificare le telecamere, ivi comprese quelle dei varchi… ed è quello che il Maggiore sta facendo ora". La Polizia Locale è quindi già al lavoro per identificare il responsabile, analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.

La condanna morale è unanime, ma all'autore del gesto potrebbe arrivare anche una condanna amministrativa. Qualora identificato, infatti, sarà sanzionato. Dopo la depenalizzazione del 2016, urinare in luogo pubblico non è più reato ma rientra negli "atti contrari alla pubblica decenza", un illecito amministrativo punito con una sanzione pecuniaria che va da 51 a 309 euro.