Ospedale, Tarantini richiama l'opposizione all'unità
Immediata replica di Ferrante (Pd): «Nessuno vuole sganciarsi da una strategia comune». Pomo della discordia la richiesta di convocazione del Consiglio comunale
domenica 15 maggio 2011
11.14
Dagli appelli all'unità d'intenti allo scambio di accuse. Quando c'è di mezzo la sanità pubblica e l'ospedale di Trani le polemiche sono sempre dietro l'angolo. Dopo la richiesta del Partito democratico di convocazione di un Consiglio monotematico sull'argomento, interviene nel dibattito il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini: «Nell'ultima riunione del tavolo sulla sanità di cui fanno parte partiti politici, presenti e non in consiglio comunale, parti sociali, associazioni di categorie e di cittadini, c'eravamo lasciati con l'incarico affidato ai partiti del centrosinistra, di redigere un documento che sintetizzasse la posizione di tutti, riservandoci di assumere le decisioni successive, anche di carattere istituzionale, con una strategia comune e con il concorso di tutti. Apprendo invece di una richiesta di Consiglio comunale sull'argomento firmata dai soli consiglieri del centrosinistra. Desumo che i suddetti consiglieri ed i loro partiti di riferimento abbiano deciso di sganciarsi da una strategia comune».
Tarantini si dice «disturbato relativamente» da questa situazione. «Non mancano sedi opportune per il confronto politico. Quello che mi dispiace invece, è che così facendo si rischia di escludere da questo sistema di partecipazione quelle associazioni e quei cittadini che pur non hanno mancato nel frattempo di farmi giungere i loro contributi di idee. Vorrà dire che del coinvolgimento di questi ultimi se ne farà carico l'amministrazione. Voglio augurarmi che questa premessa non privi la nostra città di avere una posizione unitaria e unanime rispetto a questo grave problema che non mancherà di riproporsi a chiusura delle elezioni amministrative in corso».
A distanza di poche ore è giunta la risposta del capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante: «Non c'è nessuna volontà di sganciarsi da una strategia comune in quanto la stessa strategia, ovvero quella dell'ospedale unico, mi pare essere stata condivisa da più parti politiche. Un deliberato di Consiglio comunale certamente non deciderà le sorti della sanità a Trani ma ad oggi manca un atto formale che sancisca tale comunione di intenti. Sulla questione si è perso troppo tempo tant'è che la richiesta di Consiglio comunale, peraltro sottoscritta anche da consiglieri non di centrosinistra (al contrario di quanto riferito dal sindaco), mira unicamente a sancire l'inizio di un percorso che ad oggi è ancora all'anno zero. Per quanto riguarda la città di Bisceglie è evidente che un deliberato analogo sarebbe l'optimum per la rivendicazione della nuova struttura, al contrario ulteriori dilazioni sarebbero oltremodo dannose in quanto giocherebbero a favore di altri accorpamenti tra le due strutture di riferimento e questo deve essere assolutamente impedito. Mi auguro che la nostra richiesta, anche eventualmente modificata con il contributo di tutti, possa poi trovare favore unanime dalla massima assise cittadina. Occorre una spinta forte dal basso, ossia dalle comunità interessate dal riordino;credo che dovremmo ottemperare nel più breve tempo possibile, non potendo restare in balia delle oscillazioni di pensiero o di ragioni particolari delle comunità viciniori».
Tarantini si dice «disturbato relativamente» da questa situazione. «Non mancano sedi opportune per il confronto politico. Quello che mi dispiace invece, è che così facendo si rischia di escludere da questo sistema di partecipazione quelle associazioni e quei cittadini che pur non hanno mancato nel frattempo di farmi giungere i loro contributi di idee. Vorrà dire che del coinvolgimento di questi ultimi se ne farà carico l'amministrazione. Voglio augurarmi che questa premessa non privi la nostra città di avere una posizione unitaria e unanime rispetto a questo grave problema che non mancherà di riproporsi a chiusura delle elezioni amministrative in corso».
A distanza di poche ore è giunta la risposta del capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante: «Non c'è nessuna volontà di sganciarsi da una strategia comune in quanto la stessa strategia, ovvero quella dell'ospedale unico, mi pare essere stata condivisa da più parti politiche. Un deliberato di Consiglio comunale certamente non deciderà le sorti della sanità a Trani ma ad oggi manca un atto formale che sancisca tale comunione di intenti. Sulla questione si è perso troppo tempo tant'è che la richiesta di Consiglio comunale, peraltro sottoscritta anche da consiglieri non di centrosinistra (al contrario di quanto riferito dal sindaco), mira unicamente a sancire l'inizio di un percorso che ad oggi è ancora all'anno zero. Per quanto riguarda la città di Bisceglie è evidente che un deliberato analogo sarebbe l'optimum per la rivendicazione della nuova struttura, al contrario ulteriori dilazioni sarebbero oltremodo dannose in quanto giocherebbero a favore di altri accorpamenti tra le due strutture di riferimento e questo deve essere assolutamente impedito. Mi auguro che la nostra richiesta, anche eventualmente modificata con il contributo di tutti, possa poi trovare favore unanime dalla massima assise cittadina. Occorre una spinta forte dal basso, ossia dalle comunità interessate dal riordino;credo che dovremmo ottemperare nel più breve tempo possibile, non potendo restare in balia delle oscillazioni di pensiero o di ragioni particolari delle comunità viciniori».