«Ospedale unico Andria, Trani e Bisceglie»
Marinaro lancia una proposta in commissione affari istituzionali. Proposto anche il coinvolgimento di Ruvo e Corato
mercoledì 22 giugno 2011
Si è riunita questa mattina nell'ufficio della presidenza del Consiglio comunale, la commissione affari istituzionali per esaminare la bozza del documento sull'ospedale che sarà adesso sottoposta all'attenzione dei partiti politici per una più accurata analisi. Nella bozza consegnata ai componenti della commissione e che sarà approvata successivamente in Consiglio comunale si esprime la non condivisione dell'attuale riorganizzazione ospedaliera e degli accorpamenti fra reparti non omogenei, si chiede alla Regione di confermare la prevista costruzione del nuovo ospedale di Trani-Bisceglie ed al Consiglio comunale di Bisceglie di esprimere una volontà sull'argomento, in più si da mandato al sindaco di Trani (coadiuvato da una commissione consiliare apposita costituita da esponenti di maggioranza e minoranza) di individuare col sindaco di Bisceglie il suolo su cui far sorgere il nuovo ospedale.
Nella bozza figura anche una proposta già avanzata nelle scorse settimane dal socialista Nicola Cuccovillo, ossia di coinvolgere nel progetto del nuovo ospedale, ove risultasse opportuno, le comunità di Ruvo e Corato. Questo passaggio è stato contestato dal consigliere comunale Dino Marinaro (Fli) che ha rilanciato con una nuova proposta sostenuta anche da altri componenti della commissione. «Dobbiamo tener conto – ha detto Marinaro - della perimetrazione attuale di Province ed Asl. Corato e Ruvo difficilmente potranno condividere questo progetto. L'unica soluzione è di attenerci ai confini dell'attuale Bat. Visto che c'è la possibilità di costruire nuovi ospedali per bacini di utenza di almeno 200mila abitanti e visto che la Asl Bat ne conta 400mila, la strada da seguire è quella di prevedere a regime due soli ospedali, uno per Andria, Trani, Bisceglie e l'altro per Bisceglie, Canosa ed i restanti Comuni della Bat. L'ubicazione del presidio di Andria, Trani e Bisceglie potrebbe essere nei pressi della Andria-Bisceglie sulla direttrice Trani-Corato. Sarebbe comodo da raggiungere da tutti gli abitanti delle città poiché godrebbe di ottimi collegamenti infrastrutturali».
Nella bozza figura anche una proposta già avanzata nelle scorse settimane dal socialista Nicola Cuccovillo, ossia di coinvolgere nel progetto del nuovo ospedale, ove risultasse opportuno, le comunità di Ruvo e Corato. Questo passaggio è stato contestato dal consigliere comunale Dino Marinaro (Fli) che ha rilanciato con una nuova proposta sostenuta anche da altri componenti della commissione. «Dobbiamo tener conto – ha detto Marinaro - della perimetrazione attuale di Province ed Asl. Corato e Ruvo difficilmente potranno condividere questo progetto. L'unica soluzione è di attenerci ai confini dell'attuale Bat. Visto che c'è la possibilità di costruire nuovi ospedali per bacini di utenza di almeno 200mila abitanti e visto che la Asl Bat ne conta 400mila, la strada da seguire è quella di prevedere a regime due soli ospedali, uno per Andria, Trani, Bisceglie e l'altro per Bisceglie, Canosa ed i restanti Comuni della Bat. L'ubicazione del presidio di Andria, Trani e Bisceglie potrebbe essere nei pressi della Andria-Bisceglie sulla direttrice Trani-Corato. Sarebbe comodo da raggiungere da tutti gli abitanti delle città poiché godrebbe di ottimi collegamenti infrastrutturali».