Parcheggio in stazione: zero prenotazioni

Il flop dell’avviso pubblico non ferma l’amministrazione: il project si farà. L'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino parla di occasione persa per i residenti

giovedì 31 marzo 2011 13.01
A cura di Biagio Fanelli
A mezzogiorno scadevano i termini dell'avviso pubblico con cui il Comune di Trani invitava i cittadini a formulare una manifestazione d'interesse per ottenere in concessione uno o più posti auto ubicati nel secondo livello del futuro parcheggio interrato di piazza XX settembre. Trionfa il pessimismo, dunque, nei confronti di una struttura in fase di cantiere da quasi 5000 giorni. All'ufficio competente non è giunta alcuna domanda.

L'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino parla di occasione persa per i residenti. «Abbiamo predisposto l'avviso pubblico perché così fu sancito nel 2009. Prima di indire la gara del project financing per tutti e tre i piani del parcheggio, si voleva consentire ai residenti della zona di prenotare un posto auto, merce rarissima da quelle parti. A mio avviso era un'opportunità straordinaria. Avevamo effettuato un'indagine di mercato prima di pubblicare l'avviso pubblico: un box auto, in zona, costa da un minimo di 120 ad un massimo di 150 euro al mese, il che significa oltre 1400 euro all'anno. I prezzi fissati nell'avviso pubblico erano, dunque più competitivi, soprattutto se si optava per la soluzione trentennale e se si sceglieva la modalità di pagamento rateizzata. Invece ha vinto la diffidenza più della crisi economica e la cosa mi rattrista».

Il flop dell'avviso pubblico non ferma i propositi dell'amministrazione. Entro aprile sarà pubblicato il bando del project financing per il completamento e la gestione del parcheggio interrato. «Per chi investirà su quella struttura, paradossalmente, è un bene che l'avviso pubblico sia andato deserto. Gli aggiudicatari potranno gestire a proprio piacimento tutti e 250 i posti auto, anziché 150. I nostri programmi non cambiano: vogliamo porre la parola fine sulla storia di questo parcheggio, ereditato dai tempi della commissione straordinaria. E' inutile anche star qui a dire che era un'opera che non andava fatta. Indietro non si può tornare, bisogna solo completarla perché, oggi, l'esigenza dei parcheggi coperti si avverte in maniera esponenziale».