Premiato il progetto del Lido Marechiaro, prima che fosse abbandonato al degrado
Riconoscimento per l'opera realizzata a Trani dall'architetto Esther Tattoli
martedì 1 luglio 2014
9.52
Prima che fosse abbandonato, che diventasse un luogo degradato, che da fiore all'occhiello della città si trasformasse in discarica in riva al mare, ecco che il progetto di riqualificazione del Lido Marechiaro è stato riconosciuto tra i migliori del suo genere e questo ha permesso all'architetto coratino Esther Tattoli di aggiudicarsi il riconoscimento della giuria. A partire dal 2014, è ripartita in tutta Italia l'organizzazione a livello regionale e nazionale dello storico premio INARCH‐ANCE. In Puglia come in tutte le altre sedi regionali, sono state selezionate le migliori architetture realizzate nella nostra regione, attraverso tre distinte sezioni: interventi di nuova costruzione, interventi di riqualificazione edilizia e/o urbana e interventi progettati da giovani progettisti. Il premio, rivolto non soltanto al mondo dei professionisti, ma anche a quello delle imprese e della committenza, con il coinvolgimento attivo dell'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE), intende portare una rinnovata attenzione verso i temi dell'architettura, quale laboratorio di idee innovative e buone pratiche, frutto di un dinamismo del tessuto economico ed imprenditoriale, e di una classe dirigente attenta ai temi della sostenibilità ambientale, della qualità architettonica e del paesaggio.
Al premio hanno partecipato più di 150 professionisti, anche di fama nazionale ed internazionale, e solo cinque sono stati i progetti premiati per ogni categoria, selezionati da una commissione scientifica altamente qualificata. Tra questi vi è stato anche quello denominato "Riqualificazione del lido Marechiaro a Trani", commissionato dal Comune di Trani e progettato dall'architetto Esther Tattoli di Corato.
Il progetto ha avuto come obiettivo la riqualificazione di un tratto costiero che si estende per circa 100,00 mt sul Lungomare Cristoforo Colombo. L'intervento ha previsto la realizzazione di un sistema di terrazzamenti che digradano verso il mare, a quote diverse, e che sembrano aprirsi, orientandosi verso alcuni dei più spettacolari traguardi visivi che il panorama tranese offre: verso nord, infatti si staglia il profilo della cattedrale, e dal lato opposto, si innalza il promontorio dell'antico monastero di Colonna. Ogni terrazzamento è definito da un particolare disegno della pavimentazione, in pietra o in doghe di legno, ed è delineato da muretti bassi e fioriere, anch'essi in pietra, che fungono anche da sedute. Detti terrazzamenti sono stati realizzati senza modificare l'attuale linea di costa, né le sue caratteristiche morfologiche. Tutti i materiali utilizzati sono naturali e di provenienza locale. L'uso delle doghe in legno e dei ciottoli garantisce una notevole permeabilità del suolo, garantendo una condizione assolutamente migliorativa rispetto a quella preesistente. Attorno a questo intervento, dunque, si combinano e si intersecano una serie di tematiche, tese a migliorare la qualità urbana e la bellezza degli insediamenti umani, nonché ad assicurare la salvaguardia del paesaggio, insieme con il rilancio di insediamenti produttivi turistico-stagionali.
La motivazione del premio è stata la seguente: «La giuria ha sottolineato la capacità di leggere nella sua originaria struttura, ripristinare e rifunzionalizzare un tratto di costa e restituirlo alla balneazione ma anche ad un più ampio uso collettivo tramite un inserimento urbano ben riuscito nella struttura della città».
Al premio hanno partecipato più di 150 professionisti, anche di fama nazionale ed internazionale, e solo cinque sono stati i progetti premiati per ogni categoria, selezionati da una commissione scientifica altamente qualificata. Tra questi vi è stato anche quello denominato "Riqualificazione del lido Marechiaro a Trani", commissionato dal Comune di Trani e progettato dall'architetto Esther Tattoli di Corato.
Il progetto ha avuto come obiettivo la riqualificazione di un tratto costiero che si estende per circa 100,00 mt sul Lungomare Cristoforo Colombo. L'intervento ha previsto la realizzazione di un sistema di terrazzamenti che digradano verso il mare, a quote diverse, e che sembrano aprirsi, orientandosi verso alcuni dei più spettacolari traguardi visivi che il panorama tranese offre: verso nord, infatti si staglia il profilo della cattedrale, e dal lato opposto, si innalza il promontorio dell'antico monastero di Colonna. Ogni terrazzamento è definito da un particolare disegno della pavimentazione, in pietra o in doghe di legno, ed è delineato da muretti bassi e fioriere, anch'essi in pietra, che fungono anche da sedute. Detti terrazzamenti sono stati realizzati senza modificare l'attuale linea di costa, né le sue caratteristiche morfologiche. Tutti i materiali utilizzati sono naturali e di provenienza locale. L'uso delle doghe in legno e dei ciottoli garantisce una notevole permeabilità del suolo, garantendo una condizione assolutamente migliorativa rispetto a quella preesistente. Attorno a questo intervento, dunque, si combinano e si intersecano una serie di tematiche, tese a migliorare la qualità urbana e la bellezza degli insediamenti umani, nonché ad assicurare la salvaguardia del paesaggio, insieme con il rilancio di insediamenti produttivi turistico-stagionali.
La motivazione del premio è stata la seguente: «La giuria ha sottolineato la capacità di leggere nella sua originaria struttura, ripristinare e rifunzionalizzare un tratto di costa e restituirlo alla balneazione ma anche ad un più ampio uso collettivo tramite un inserimento urbano ben riuscito nella struttura della città».