Premio Amiu, il CdA dell'azienda difende il presidente
«Sotero ha ottenuto ottimi risultati. Gli attacchi? Vile propaganda». I numeri: bilancio approvato con un utile operativo di 234.000 euro
mercoledì 1 giugno 2011
Negli ultimi giorni, il partito Democratico, con il suo capogruppo in Consiglio comunale, Fabrizio Ferrante, ha scatenato un'offensiva decisa in ordine alla vicenda del premio di 60mila euro assegnato al presidente ed amministratore delegato di Amiu, Francesco Sotero. Il Consiglio d'amministrazione dell'azienda prende le difese del suo presidente. «Qualche saputello della politica tranese si è sbizzarrito ad esternare la propria disapprovazione e, in alcuni casi, ha manifestato sdegno, nei confronti dell'amministratore delegato, accusato di aver percepito un premio di risultato non dovuto. Comprendiamo che la politica comporti l'esigenza di apparire, di essere visibili, di dire la propria anche quando magari non si ha nulla da dire. E così, nel caso di specie, qualcuno si è spinto ad esprimere una strumentale disapprovazione nei confronti di chi lavora a testa alta per il bene dell'azienda pubblica».
Il CdA difende Sotero con la forza dei numeri: «L'Amiu nel 2010 ha conseguito dei risultati apprezzabili, sia in ambito economico, sia in termini di efficacia ed efficienza nella gestione dei servizi resi alla città, certamente migliorabili ma comunque già significativi. Il bilancio 2010 è stato approvato con un utile operativo di 234mila euro. Si tratta di un risultato straordinario, se si pensa che in altre città d'Italia i bilanci delle società partecipate spesso sono in rosso. I meriti degli obiettivi raggiunti dalla società sono stati riconosciuti all'amministratore delegato di Amiu con un premio di risultato, sulla base della gestione positiva aziendale, validato dal Consiglio di amministrazione e dal Collegio sindacale, nonché dal socio Comune di Trani. D'altra parte, i risultati operativo-gestionali sono sotto gli occhi di tutti. Il premio, lo dice la parola stessa, è un merito a ricompensa del buon lavoro svolto».
«I colleghi del Consiglio d'amministrazione - si legge - esprimono piena solidarietà e stima all'amministratore delegato di Amiu, vittima di una campagna mediatica diffamatoria e priva di qualsiasi fondamento, volta ad infangarlo. Riteniamo che tali attacchi siano finalizzati ad una strumentalizzazione politica e propagandistica, mirata a raccattare spazi di visibilità, in spregio a qualunque valore etico-morale che nell'attività politica non deve mai difettare. C'è da chiedersi, anche, quali siano le vere ragioni e gli obiettivi di questa odiosa offensiva elaborata ad hoc. Forse il tempo, che è galantuomo, lo svelerà».
Il CdA difende Sotero con la forza dei numeri: «L'Amiu nel 2010 ha conseguito dei risultati apprezzabili, sia in ambito economico, sia in termini di efficacia ed efficienza nella gestione dei servizi resi alla città, certamente migliorabili ma comunque già significativi. Il bilancio 2010 è stato approvato con un utile operativo di 234mila euro. Si tratta di un risultato straordinario, se si pensa che in altre città d'Italia i bilanci delle società partecipate spesso sono in rosso. I meriti degli obiettivi raggiunti dalla società sono stati riconosciuti all'amministratore delegato di Amiu con un premio di risultato, sulla base della gestione positiva aziendale, validato dal Consiglio di amministrazione e dal Collegio sindacale, nonché dal socio Comune di Trani. D'altra parte, i risultati operativo-gestionali sono sotto gli occhi di tutti. Il premio, lo dice la parola stessa, è un merito a ricompensa del buon lavoro svolto».
«I colleghi del Consiglio d'amministrazione - si legge - esprimono piena solidarietà e stima all'amministratore delegato di Amiu, vittima di una campagna mediatica diffamatoria e priva di qualsiasi fondamento, volta ad infangarlo. Riteniamo che tali attacchi siano finalizzati ad una strumentalizzazione politica e propagandistica, mirata a raccattare spazi di visibilità, in spregio a qualunque valore etico-morale che nell'attività politica non deve mai difettare. C'è da chiedersi, anche, quali siano le vere ragioni e gli obiettivi di questa odiosa offensiva elaborata ad hoc. Forse il tempo, che è galantuomo, lo svelerà».