Presentato il progetto "Controvento"
Libera il bene, conferenza stampa al comune di Trani. Un centro per recupero per tossicodipendenti nell'immobile confiscato ad un boss
mercoledì 9 marzo 2011
13.16
Stamattina nella sala giunta del Comune di Trani si è tenuta una conferenza stampa durante la quale il Comune di Trani ha reso noti i dettagli in merito all'iniziativa della ristrutturazione del capannone sequestrato al boss Salvatore Annacondia situato in contrada del Curatoio e alla sua relativa trasformazione in una comunità terapeutica che avrà come destinatari immediati soggetti con problemi di dipendenze patologiche.
«Il progetto - spiega la l'assessore ai servizi sociali Giorgia Cicolani - portato avanti in collaborazione con la Comunità Oasi2 San Francesco e all'importante intervento dell'assessorato ai lavori pubblici e ai servizi sociali, vedrà realizzato in un immobile sequestrato al boss tranese Salvatore Annacondia un centro per recupero per tossicodipendenti».
L'assessore Piero di Savino ha poi proceduto a delineare in breve come si realizzeranno i lavori di messa in atto della struttura, sottratta agli usi illeciti della malavita locale negli anni ottanta e novanta. «La struttura - spiega l'assessore - si comporrà di due lotti funzionali e si svilupperà su due piani. La spesa prevista per la realizzazione del primo lotto è di 825 mila euro di cui 750 mila saranno a carico della Regione, mentre per la restante parte necessaria provvederà il Comune».
«Il progetto si presenta alla città come un esempio felice di sinergia tra pubblico e privato - aggiunge il consigliere Beppe Corrado - e di un efficiente lavoro di squadra fatto dalle varie ripartizioni dell'ufficio tecnico ai servizi sociali con l'Oasi2».
«L'Oasi - chiarisce la dirigente del settore servizi sociali Maria Dettori - gestirà la struttura per almeno una decina di anni. La collaborazione tra le parti oltre a prevedere il finanziamento comunale per il progetto, prevede anche un intervento di natura finanziaria da parte dell'Oasi2 in merito agli arredi della comunità terapeutica. Il primo lotto sarà quello realizzato grazie al finanziamento regionale, mentre per il secondo, che prevederà la realizzazione di cantieri sociali, un anfiteatro e un cantiere navale nell'ottica del recupero dei destinatari della riabilitazione. Stiamo già lavorando con l'oasi per procedere al recupero dei finanziamenti necessari. «Il progetto - aggiunge la referente per l'Oasi2 Antonella de Benedittis - nel suo insieme è un intervento che qualifica in termini sociali l'intero tessuto territoriale».
La comunità, che prenderà il nome di "Controvento", dal testo di una canzone di Ivano Fossati, garantirà l'accoglienza di ben trenta persone. All'interno della struttura si procederà ad interventi di cura, prevenzione e interventi di inserimento socio-lavorativo per gli utenti della comunità. Alcuni dei fruitori della struttura potranno collaborare alla costruzione della stessa al fianco degli operai dell'impresa costruttrice. «Da un punto di vista metaforico - conclude de Benedittis - costruire significa mettere mano alla costruzione di sè, della propria storia e della propria vicenda personale, cosa a cui l'Oasi2 lavora instancabilmente e con successo da venticinque anni».
«Il progetto - spiega la l'assessore ai servizi sociali Giorgia Cicolani - portato avanti in collaborazione con la Comunità Oasi2 San Francesco e all'importante intervento dell'assessorato ai lavori pubblici e ai servizi sociali, vedrà realizzato in un immobile sequestrato al boss tranese Salvatore Annacondia un centro per recupero per tossicodipendenti».
L'assessore Piero di Savino ha poi proceduto a delineare in breve come si realizzeranno i lavori di messa in atto della struttura, sottratta agli usi illeciti della malavita locale negli anni ottanta e novanta. «La struttura - spiega l'assessore - si comporrà di due lotti funzionali e si svilupperà su due piani. La spesa prevista per la realizzazione del primo lotto è di 825 mila euro di cui 750 mila saranno a carico della Regione, mentre per la restante parte necessaria provvederà il Comune».
«Il progetto si presenta alla città come un esempio felice di sinergia tra pubblico e privato - aggiunge il consigliere Beppe Corrado - e di un efficiente lavoro di squadra fatto dalle varie ripartizioni dell'ufficio tecnico ai servizi sociali con l'Oasi2».
«L'Oasi - chiarisce la dirigente del settore servizi sociali Maria Dettori - gestirà la struttura per almeno una decina di anni. La collaborazione tra le parti oltre a prevedere il finanziamento comunale per il progetto, prevede anche un intervento di natura finanziaria da parte dell'Oasi2 in merito agli arredi della comunità terapeutica. Il primo lotto sarà quello realizzato grazie al finanziamento regionale, mentre per il secondo, che prevederà la realizzazione di cantieri sociali, un anfiteatro e un cantiere navale nell'ottica del recupero dei destinatari della riabilitazione. Stiamo già lavorando con l'oasi per procedere al recupero dei finanziamenti necessari. «Il progetto - aggiunge la referente per l'Oasi2 Antonella de Benedittis - nel suo insieme è un intervento che qualifica in termini sociali l'intero tessuto territoriale».
La comunità, che prenderà il nome di "Controvento", dal testo di una canzone di Ivano Fossati, garantirà l'accoglienza di ben trenta persone. All'interno della struttura si procederà ad interventi di cura, prevenzione e interventi di inserimento socio-lavorativo per gli utenti della comunità. Alcuni dei fruitori della struttura potranno collaborare alla costruzione della stessa al fianco degli operai dell'impresa costruttrice. «Da un punto di vista metaforico - conclude de Benedittis - costruire significa mettere mano alla costruzione di sè, della propria storia e della propria vicenda personale, cosa a cui l'Oasi2 lavora instancabilmente e con successo da venticinque anni».