Presunti affari illeciti nel Comune di Trani, Bottaro rompe il silenzio: «Lasciamo lavorare i magistrati»

Le reazioni a seguito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Trani

venerdì 17 maggio 2019 13.25
«Sono molto dispiaciuto ma serenissimo come tutte le persone perbene. Mi sono interessato delle sorti della società del Trani così come avrebbe fatto qualsiasi sindaco mosso dall'amore verso la squadra di calcio della sua città ma senza mai compiere illegittimità di qualsiasi natura. Lasciamo lavorare i magistrati. Ai cittadini dico di aver fiducia nel loro sindaco». Amedeo Bottaro ha affidato sui social il commento a seguito dell'operazione della Guardia di Finanza denominato "Chiavi della Città" che lo vede indagato insieme a Leonardo Cuocci Martorano, dirigente del Comune e comandante della Polizia locale, Carlo Casalino, ex segretario generale, Pasquale Ferrante, funzionario comunale e Diego Di Tondo, consigliere comunale.

Nell'inchiesta della Procura di Trani, che vede coinvolti 10 soggetti, c'è anche Alberto Altieri, già vicepresidente dell'Asd Vigor Trani Calcio. E' a lui che Giuseppe Tarantini, già sindaco di Trani, rivolge il suo pensiero: «Mi dicono di Alberto. Regola prima, aurea, indefettibile, indiscutibile: non occuparsi mai, mai più, per nessun motivo, di qualcosa che non rientri nel tuo strettissimo interesse personale e familiare. Ogni cosa che fai per gli altri te la faranno pagare a caro prezzo».

«Bottaro e suoi consiglieri coinvolti in una vicenda giudiziaria avente ad oggetto reati contro la pubblica amministrazione. Non voglio fare lo "sciacallo", sarò sempre garantista. Ma una cosa è certa: un sindaco che si rispetti ed abbia un minimo di decenza, sa cosa deve fare. Dimettersi». E' questo invece il commento a caldo del consigliere comunale Raimondo Lima (Fdi).

Criptico e pungente il messaggio dell'ex sindaco Gigi Riserbato: «Quando sali saluta chi scende, perché quando scendi potresti incontrare chi sale».