Vaccini e autismo, l'inchiesta della Procura di Trani verso l'archiviazione

Secondo i consulenti non ci sarebbe correlazione tra le due cose

mercoledì 1 giugno 2016 10.01
L'inchiesta della Procura di Trani sui presunti danni arrecati dai vaccini pediatrici, ritenuti possibile causa anche dell'autismo, va verso l'archiviazione. Le indagini, coordinate dal pm Michele Ruggiero, hanno infatti escluso una correlazione tra l'autismo e il vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (cosiddetto Mpr), la cui somministrazione non è obbligatoria.

Per stabilirlo il magistrato ha disposto, negli ultimi due anni, un'indagine epidemiologica in Puglia con somministrazione di questionari. E' venuto fuori che erano affetti da autismo anche bambini non sottoposti al vaccino trivalente. Per questo motivo il pm Michele Ruggiero sta per chiedere l'archiviazione dell'inchiesta, che era stata aperta dopo la denuncia di un genitore di Trani con due figli affetti da diverse forme di autismo. Si ipotizzava il reato di lesioni personali gravissime a carico di ignoti.

La relazione diretta tra vaccini e autismo non sarebbe dimostrata secondo la commissione medica nominata dalla Procura di Trani e presieduta da Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità. La commissione ha anche visitato i due bambini per i quali era stata presentata la denuncia. Questa era supportatada una consulenza di parte firmata da Massimo Montinari, medico della Polizia di Stato e sostenitore della tesi di una correlazione tra vaccini e autismo.

Sebbene escludano una relazione tra vaccinie e autismo, gli esperti tuttavia sostengono che prima di sottoporre i bambini piccoli a vaccinazione sarebbe "razionale eseguire alcuni esami ematochimici nei soggetti a rischio". Così si potrebbe "avere qualche elemento in più per capire se sono nella condizione di sopportare lo stress immunitario delle vaccinazioni senza rischi gravi per la salute". Non solo. La relazione conclude che "le linee guida dell'Oms e di Acip (Advisory committee on immunization practices) e AAfp (the American academy of family physicians) non sembrano assolutamente adeguate per promuovere una corretta sicurezza vaccinale e per rispettare anche solo il 'principio di precauzione' che dovrebbe invece essere un pilastro di ogni intervento sanitario".

L'inchiesta non è ancora formalmente chiusa. Ma la Procura si appresta a chiedere l'archiviazione. L'ultima parola spetterà comunque al gip del Tribunale di Trani.