Quando a Trani compravamo l’Enciclopedia

La notizia del fallimento della ”Utet grandi opere” ci ricorda la gloriosa agenzia della nostra città

lunedì 16 novembre 2020 16.56
A cura di Stefania De Toma
In tanti abbiamo ripensato a quella sede nel cuore della città con l'insegna sobria e elegante "UTET" , su quella che un tempo era via Roma, quando sulle testate nazionali è apparsa la notizia del fallimento della "Grandi Opere UTET", il ramo della casa editrice specializzato in opere di pregio. Quella agenzia, aperta negli anni quaranta dal Comm. Giacomo Motta in via Bovio, poi affidata al signor Nicola Loprieno a partire dal 1957 e spostata in via Roma negli anni sessanta, era un po' come uno dei punti di riferimento della città, passaggio quasi obbligato per gli sposi che decidevano di metter su famiglia; perchè se l'enciclopedia entrava sempre di più nelle case degli italiani -spesso era tra i corredi o doni di nozze insieme all'argenteria e al "servizio buono"- il grande Dizionario Enciclopedico Battaglia era l'enciclopedia per eccellenza, considerata poi nel tempo la più grande opera linguistica esistente al mondo. Quarant'anni per completarla con i continui aggiornamenti e l'idea per l'Italia del dopoguerra che la cultura e il sapere potessero essere a portata di tutti.

Non bisogna essere troppo avanti negli anni (eppure sembra un secolo), quando sui quei libroni facevamo le ricerche persino alla scuola elementare, specialmente se mamme pazienti ci sottolineavano in matita le cose più importanti. E forse , senza saperlo, maturavamo una capacità di ricerca, di assimilazione, di impegno nella comprensione del testo che era una bella ginnastica per la mente e una porta aperta sulla cultura generale che oggi -inutile negarlo- vacilla un po' nelle ultime generazioni. Non vogliamo fare dietrologia nostalgica - magari è semplicemente nostalgia- dire che era molto meglio quando c'erano i libri e internet ci ha atrofizzato la mente. Anche le grandi Opere UTET del resto avevano affiancato al pregio della carta stampata il futuro digitale. Ma siamo nell'epoca degli eccessi e gli eccessi non sono mai -o quasi- la strada migliore. Per questo dispiace che certe cose preziose finiscano, specialmente in luogo di qualcosa che non possiamo nè toccare nè avere nelle nostre case perchè il sapere oggi è custodito in files hard disk o nel web. In qualche pennetta quaranta volumi.

Molti non lo sanno ma Nicola Loprieno, che minuto e gracile ha accompagnato fino quasi novantenne le sorti della agenzia -anche nella nuova sede poi spostatasi in piazza della Repubblica- accanto al figlio Giacomo, che da tempo lo aveva affiancato e sostituito e oggi continua la tradizione familiare per le altre collane della UTET (giuridica e scienze tecniche) , aveva reso la filiale UTET una delle più prestigiose d'Italia, capace di estendere il proprio raggio di azione ben oltre Trani e le città limitrofe, fino a spingersi in Basilicata.

E' d'obbligo precisare che la vicenda che desta amarezza riguarda solo il ramo "Grandi opere" mentre Utet Libri e le varie collane giuridiche e tecniche continuano regolarmente a pubblicare le loro opere. Ma è un altro segnale triste di un mondo che va scomparendo in virtù di un futuro che appare sempre più impalpabile e incerto, come le pagine dei libri che si vanno stampando - o leggendo- sempre meno.
utet ai primi anni loprieno
UTET MANOSCRITTO MINIATURE
UTET collana cklassici
utet primo dizionario dellitalia unita a cura di Tommaseo
utet ai primi anni loprieno
utet battaglia
utet sede storica torino
IMG WA