Raccolta differenziata, la Bat sorride. Trani no

Andria, Canosa e San Ferdinando sopra il 60%, in città niente dati

lunedì 16 febbraio 2015 7.18
A cura di Vincenzo Membola
La speranza è che dal primo marzo si cambi passo, così come annunciato dal commissario Iaculli. Al momento, Trani risulta agli ultimi posti, nella provincia, per la percentuale della raccolta differenziata. Il progetto del porta a porta, fortemente voluto dall'ex sindaco Riserbato e dall'ex amministratore di Amiu Ruggiero non ha mai ingranato: né ha raggiunto la copertura sperata, né ha trovato d'accordo i cittadini nelle metodologie di raccolta. La restante parte della città ha potuto ammirare solamente cassonetti diventati fioriere e poco più. Gli ultimi dati forniti dal Comune, a luglio 2014, parlavano di un 25% raggiunto (dato, però, da verificare). Da allora nessun'altra notizia.

Nel frattempo, nel resto della Bat, Canosa sorride con una percentuale pari al 69,04%, seguita da Andria (65,87%), San Ferdinando Di Puglia (62,28%), Spinazzola (36,49%), Barletta (22,75%), Bisceglie (19,09%), Trinitapoli (18,76%). Il superamento della quota del 65% permetterà ad Andria e Canosa di abbattere il costo della tassa di conferimento dell'80%: da 25,82 euro a 5,17. Privilegio che a Trani non toccherà: anzi, la città dovrà affrontare il problema della discarica sotto inchiesta.

Il problema dei rifiuti a Trani, però, sembra lontano dalla soluzione e passa per diversi nodi da sciogliere: dall'impianto di smaltimento dei biogas mai realizzato alla biostabilizzazione, per cui sarebbero bloccati fondi regionali ma dell'impianto nessuna notizia, dal sogno compostaggio ai cassonetti insufficienti. La battaglia sull'ecologia e sull'ambiente in città potrebbe risultare cruciale per il destino delle prossime Amministrative ma, soprattutto, per futuro e salute dei tranesi