Record di furti di cavi telefonici a Trani

Nella zona industriale ottavo caso in meno di due anni. Confindustria Bat chiede aiuto al prefetto

mercoledì 15 giugno 2011
A vessare ed ostacolare i tentativi di ripresa dei nostri imprenditori del settore lapideo, è nato, per un assurdo scherzo del destino, un perfetto sodalizio tra crisi economica e la fervida e costante attività dei cosiddetti ladri di rame.

Già dal dicembre 2009, le aziende che si affacciano su via Barletta e vicinale Curatoio, importante sito industriale, sono costrette a fare i conti con il continuo furto di cavi telefonici. Le conseguenze sono, come è facile prevedere, gravi e seriamente pregiudizievoli: per giorni interi, fino al successivo ripristino della linea telefonica da parte dei tecnici della Telecom, tutte le aziende colpite da questo fenomeno restano completamente isolate, nella totale impossibilità di comunicare con l'esterno e, quindi, con fornitori, clienti, banche, restando privati, oltretutto, di Internet, fulcro dell'economia globalizzata.

Le ripercussioni sotto il profilo economico e quello relativo al prestigio delle aziende tranesi sono notevoli. «Quello che temiamo -dichiara un anziano imprenditore - è la nostra mesta sconfitta, riferita non solo a noi imprenditori ma ai nostri dipendenti, ad ogni singolo cittadino. Insomma, a Trani, tutta».

Una situazione insostenibile anche perché i furti si ripetono con una preoccupante periodicità: almeno 8 volte negli ultimi 2 anni. In questo convulso contesto, le aziende rischiano di veder aggravata una crisi riesce dalla quale non si riesce proprio ad uscire. Ci dicono: «Riduzione delle commesse, incapacità di penetrazione nel mercato, assenza di competitività, politica locale indifferente alle problematiche di un settore che abbracciava un indotto di circa duemila persone, costituiscono il pesante fardello che ha inevitabilmente piegato l'industria lapidea: quella, per intenderci, della pietra dei nostri monumenti e del nostro centro storico».

Sulla vicenda è intervenuto il presidente della sezione lapideo di Confindustria della Bat, Andrea Mastrapasqua: «Vi informo che come presidente di sezione mi hanno incaricato di risolvere l'emergenza, attribuibile nella gran parte dei casi a cittadini di nazionalità rumena. Ho parlato con Giuseppe Di Piazza responsabile della security del sud Italia di Telecom ed anche lui era a conoscenza del problema di Trani. Ho avuto personalmente un incontro con il prefetto Carlo Sessa, il quale mi ha garantito che, di concerto con il prefetto di Foggia, istituirà un tavolo di crisi per affrontare d'urgenza la situazione. Confindustria sta cercando di mediare tra Telecom e le Forze dell'ordine per stringere i tempi ed unire le forze, considerando che ci sono stati anche conflitti a fuoco con la security privata di Telecom».