«Referendum, scegliamo gli scrutatori col sorteggio»

Lo chiedono cinque partiti del centrosinistra. Proposta di Sinistra e Libertà, Italia dei Valori, partito Socialista, Verdi e Api

mercoledì 18 maggio 2011
Cinque forze politiche del centrosinistra (Sinistra e Libertà, Italia dei Valori, partito Socialista, Verdi e Api), chiedono alla commissione elettorale, a tutti i partiti di opposizione, di maggioranza e al sindaco di scegliere gli scrutatori per il referendum con il sorteggio.

«Vogliamo verificare - si legge nella nota - se la politica tranese ha voglia di cambiare passo. I partiti di destra, sinistra e centro, in occasione del referendum del 12 e 13 giugno, hanno la possibilità di dimostrare alla città che hanno voglia di riacquistare la fiducia dei propri elettori e di tutti i cittadini tranesi. Dimostrare che un altra politica è possibile, e che la costruzione di un altra città è possibile. L'occasione è il metodo scelto per selezionare gli scrutatori. Berlusconi il 21 dicembre 2005 ha modificato la legge numero 95 del 1989 che elimina la selezione degli scrutatori attraverso il sorteggio dei nominativi attinti da un apposito albo comunale, per passare al più discrezionale e soggettivo metodo della nomina diretta da parte della commissione elettorale comunale. In questo modo gli scrutatori saranno scelti personalmente dal sindaco e dai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Le scriventi forze politiche del centrosinistra, chiedono alla commissione elettorale, a tutti i partiti di opposizione, di maggioranza e al Sindaco di scegliere gli scrutatori con il sorteggio».

«Le attese della gente - si legge - ci impongono di affrontare in modo diverso, rispetto al passato, il governo della cosa pubblica: legalità e trasparenza, sono alcuni punti cardini di un buon governo e di una Trani migliore. Deve essere chiaro, a tutti, che queste forze del centrosinistra rifiutano qualsiasi forma di privilegio, ribadendo la necessità di ristabilire il prima possibile la normalità, in una città, dove si fa ancora confusione tra diritti e favori. Se il buon giorno si vede dal mattino, questa piccola rinuncia, può essere il presagio per una stagione di rinnovamento della politica tranese e del ritorno alla partecipazione alla vita amministrativa di molti nostri concittadini».