Rifiuti zero, domenica raccolta firme in piazza
Presentata a Trani la proposta di legge per riformare il sistema di raccolta. Si articola su 5 parole: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro
sabato 13 aprile 2013
1.24
Saranno 1500 domenica mattina in tutta Italia i banchetti dove si potrà firmare e sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare denominata Rifiuti zero. Uno stand sarà allestito anche a Trani, in piazza della Repubblica. La finalità generale dell'iniziativa è quella di incentivare il riuso del materiale riciclato, di sostenere la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili, di ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l'incenerimento, di sancire il principio «chi inquina paga» prevedendo la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale, di dettare le norme che regolano l'accesso dei cittadini all'informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti.
Il testo della legge è stato depositato in Corte di Cassazione prima di Pasqua. Per essere presentata in Parlamento necessita di 50mila firme, i promotori però mirano ad arrivare a 500mila potendo contare su una rete già costituita in tutta Italia: sono già 14 i coordinamenti regionali già costituiti e 6 quelli in costituzione.
A spiegare i contenuti della legge, a Trani, nell'aula magna dell'Itc (a dire il vero semi deserta), c'era Vincenzo Miliucci, della rete nazionale della legge Rifiuti zero. La legge mira ad una riforma organica di tutto il sistema della raccolta e smaltimento rifiuti e si articola su 5 parole fondamentali enunciate già nel primo articolo: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. «Quest'ultimo punto – sottolineano i promotori – non è da sottovalutare: la diffusione della raccolta rifiuti porta a porta, che è uno degli obiettivi, sarebbe l'unica grande opera di cui il paese ha bisogno».
Il testo della legge è stato depositato in Corte di Cassazione prima di Pasqua. Per essere presentata in Parlamento necessita di 50mila firme, i promotori però mirano ad arrivare a 500mila potendo contare su una rete già costituita in tutta Italia: sono già 14 i coordinamenti regionali già costituiti e 6 quelli in costituzione.
A spiegare i contenuti della legge, a Trani, nell'aula magna dell'Itc (a dire il vero semi deserta), c'era Vincenzo Miliucci, della rete nazionale della legge Rifiuti zero. La legge mira ad una riforma organica di tutto il sistema della raccolta e smaltimento rifiuti e si articola su 5 parole fondamentali enunciate già nel primo articolo: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. «Quest'ultimo punto – sottolineano i promotori – non è da sottovalutare: la diffusione della raccolta rifiuti porta a porta, che è uno degli obiettivi, sarebbe l'unica grande opera di cui il paese ha bisogno».