Rifiuti Zero, Trani schiva nuovamente l'adesione alla proposta di legge
Il coordinamento cittadino ha partecipato al presidio di Barletta
venerdì 4 ottobre 2013
10.37
Una delegazione del coordinamento Rifiuti Zero di Trani ha partecipato lo scorso 26 settembre al presidio organizzato presso il Palazzo di Città di Barletta cui è seguito un incontro con il Sindaco Cascella, presidente dell'Aro (Ambito di raccolta ottimale) che comprende i Comuni di Barletta appunto, Bisceglie e Trani. L'intento del coordinamento era quello di fare pressione affinché tutti i comuni dell'Aro e dell'Ato aderiscano alla Strategia Rifiuti Zero e improntino ad essa le comuni politiche in tema di gestione dei rifiuti.
«Il confronto - scrivono dal coordinamento cittadino - al di là di quelli che ci sono parsi scarsi risultati in termini di impegni assunti nella nostra direzione, ha presentato comunque, per noi di Trani, dei risvolti molto interessanti. Durante la lunga discussione sono emersi, infatti, dati relativi alla nostra discarica che, confermando, se non addirittura superando, i timori di coloro che, come noi, sono spesso tacciati di diffondere allarmismo infondato, tracciano un quadro ambientale della nostra città a dir poco inquietante. Si è parlato della discarica di Trani utilizzando la definizione poco rassicurante di "bomba ecologica ad orologeria", perché una fonte di pericolosissimo inquinamento è rappresentata da quell'immensa quantità di rifiuti umidi e organici che, come è noto, a Trani non vengono differenziati. E così pare che continuerà ad essere almeno fino a che smaltire in discarica costerà 44 euro a tonnellata, a fronte dei circa 90 necessari per compostare. E particolare sorpresa ha destato poi la notizia, finora ignota ai più, che Trani spenderebbe addirittura un milione (un milione!) di euro per smaltire l'orribile percolato. E che, infine, il poco comprensibile, ma probabile accorpamento del nostro Ato a quello di Bari, pare che nasconda la volontà che si continuino a sversare a Trani le circa 800 tonnellate di rifiuti indifferenziati (cosiddetto tal quale) provenienti appunto da Bari».
Il comitato Rifiuti Zero, che ha visto ancora una volta rinviare la discussione in aula circa l'adesione del Comune di Trani al progetto di legge, si domanda che fine abbiano fatto soldi (e proclami) sulla raccolta differenziata porta a porta: «cosa ne è stato di quei soldi (in principio erano circa 700.000 euro, poi rapidamente scesi a 500.000) che il Comune ha ricevuto tanto tempo fa per finanziare la raccolta porta a porta, servizio mai partito a Trani?»
«Il confronto - scrivono dal coordinamento cittadino - al di là di quelli che ci sono parsi scarsi risultati in termini di impegni assunti nella nostra direzione, ha presentato comunque, per noi di Trani, dei risvolti molto interessanti. Durante la lunga discussione sono emersi, infatti, dati relativi alla nostra discarica che, confermando, se non addirittura superando, i timori di coloro che, come noi, sono spesso tacciati di diffondere allarmismo infondato, tracciano un quadro ambientale della nostra città a dir poco inquietante. Si è parlato della discarica di Trani utilizzando la definizione poco rassicurante di "bomba ecologica ad orologeria", perché una fonte di pericolosissimo inquinamento è rappresentata da quell'immensa quantità di rifiuti umidi e organici che, come è noto, a Trani non vengono differenziati. E così pare che continuerà ad essere almeno fino a che smaltire in discarica costerà 44 euro a tonnellata, a fronte dei circa 90 necessari per compostare. E particolare sorpresa ha destato poi la notizia, finora ignota ai più, che Trani spenderebbe addirittura un milione (un milione!) di euro per smaltire l'orribile percolato. E che, infine, il poco comprensibile, ma probabile accorpamento del nostro Ato a quello di Bari, pare che nasconda la volontà che si continuino a sversare a Trani le circa 800 tonnellate di rifiuti indifferenziati (cosiddetto tal quale) provenienti appunto da Bari».
Il comitato Rifiuti Zero, che ha visto ancora una volta rinviare la discussione in aula circa l'adesione del Comune di Trani al progetto di legge, si domanda che fine abbiano fatto soldi (e proclami) sulla raccolta differenziata porta a porta: «cosa ne è stato di quei soldi (in principio erano circa 700.000 euro, poi rapidamente scesi a 500.000) che il Comune ha ricevuto tanto tempo fa per finanziare la raccolta porta a porta, servizio mai partito a Trani?»