Riordino sanitario, bocciato il piano. La nota di Grazia Di Bari (M5S)

Il consigliere regionale commenta le decisione adottate per Trani e Andria

venerdì 23 settembre 2016
«Nell'ultima commissione regionale della sanità abbiamo esaminato gli emendamenti al Piano di riordino, alcuni sono stati ritenuti accoglibili, alcuni parzialmente accoglibili tanti altri, la maggior parte inaccoglibili dal direttore generale del dipartimento della salute dott. Giovanni Gorgoni e dal Presidente Michele Emiliano». A scriverlo è il consigliere regionale Grazia Di Bari (Movimento 5 Stelle) che continua così: «Al termine dell'esame, la commissione ha bocciato il Piano, decisivo è stato il voto del consigliere Borraccino di maggioranza di "Noi a Sinistra" insieme ai voti contrari delle opposizioni. Ma questo non arresterà l'iter di approvazione del piano di riordino in quanto il parere della Commissione è obbligatorio ma non vincolante. Per quanto riguarda la Bat forse un piccolo obbiettivo sono riuscita ad
ottenerlo, dopo che per mesi ho denunciato la situazione della nostra provincia ingiustamente penalizzata dal Piano di riordino, in quanto è l'unica a non avere un Ospedale di secondo livello (con più posti letto e più reparti specialistici)».

«Sostanzialmente ho ottenuto dal governo regionale l'impegno che, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale, l'attuale presidio ospedaliero di Andria venga riconosciuto come ospedale di II livello, questo perchè l'ospedale di Andria ha già reparti specialistici richiesti per tale qualificazione. Ciò dovrà concretizzarsi attraverso il ripristino dei reparti di UO di chirurgia plastica, oculistica, ORL, chirurgia toracica e Vascolare e con il recupero dei posti letto dal l III e VI piano completamente ristrutturati ed inutilizzati. Certo per ora ho ottenuto un impegno, pertanto non sarò soddisfatta finché non vedrò i progetti ed i relativi fondi».

Minervino e Spinazzola riceveranno entro il 2017 un'ambulanza ospedalizzata mentre le richieste del consigliere per Canosa e Trani non sono state "accolte": «Per Canosa e Trani avevo chiesto il mantenimento della situazione attuale in attesa della realizzazione dell'Ospedale di II livello. Per Trani la mia richiesta non è stata accolta in quanto nel frattempo l'ospedale è stato declassato a struttura territoriale operativa con sole 8 ore al giorno e dal lunedì al venerdì. Per Canosa invece rimane il centro risvegli, la riabilitazione Cardiologica, Pneumologica e funzionale. Il pronto soccorso diventa un punto di primo intervento. Purtroppo i tagli effettuati dai governi nazionale e regionale sono pesanti e non è detto che siano finiti. Sicuramente se fossimo stati noi a governare avremmo preso le decisioni in base ai dati epidemiologici, ai livelli essenziali di assistenza al fabbisogno di salute del territorio, eliminando i veri sprechi che si annidano nei bilanci e assicurando ai territori più assistenza di prossimità. Avremmo puntato sulla prevenzione, che da un lato assicura una percentuale di guarigione più elevata poiché la malattia viene scoperta prima, dall'altro consente dei risparmi reali poiché si eviterebbero un gran numero di ricoveri».

E conclude: «Di questa maggioranza al governo regionale, bocciata dai suoi stessi consiglieri, non si potrà essere soddisfatti finché gli impegni assunti non avranno una reale consistenza, cioè non si tradurranno in reali e tangibili vantaggi per i cittadini. Per questo non bisogna mai abbassare la guardia».