Ritorno della 'Dolce Vita' a Trani: "La Lampara" si prepara a rinascere
La Soprintendenza approva il recupero previo progetto esecutivo preliminare che rispetti pienamente i vincoli storico-artistici
domenica 23 novembre 2025
Dopo otto anni di degrado e abbandono, lo storico dancing La Lampara (inaugurato nel 1954 e progettato dall'architetto Julio Lafuente) si prepara finalmente a rinascere. La notizia del rilancio arriva con l'ufficializzazione dell'affidamento decennale e il via libera, sebbene condizionato, della Soprintendenza.
L'immobile comunale, che un tempo fu simbolo della "Dolce Vita" tranese e che chiuse nel 2018 dopo alterne vicende e un bando andato deserto, è stato affidato in locazione di valorizzazione ventennale alla ditta Riccardo Perfetto S.r.l., unica partecipante al bando, che ha ottenuto un punteggio di 76,70 dopo un percorso per la riassegnazione de "La Lampara" che è stato lungo e complesso, scandito da bandi con proroghe tra il 2023 e il 2024:
Il progetto di fattibilità tecnico-economica presentato dal concessionario ha ottenuto il parere preliminare favorevole della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di BAT e Foggia. L'immobile, avendo compiuto 70 anni, è soggetto a verifica dell'interesse culturale e quindi a possibili vincoli, un aspetto che la Soprintendenza ha sottolineato pur apprezzando le soluzioni innovative che bilanciano il recupero con la sostenibilità come gli elementi fotovoltaici sulle coperture amovibili del patio e pergolati, e l'utilizzo di vetrate panoramiche amovibili, l'impiego della pietra di Trani e la progettazione del verde con specie arboree autoctone a bassa richiesta idrica.
Non c'è ancora il rilascio dell'autorizzazione definitiva, che è vincolata alla presentazione del progetto esecutivo che dovrà rispettare scrupolosamente precise prescrizioni della Soprintendenza per salvaguardare l'integrità del bene, ma c'è ottimismo dopo anni di degrado di un immobile comunale, La Lampara, che ha l'occasione concreta di tornare un punto di riferimento per la città, a condizione, questo è il passaggio importante, che il progetto esecutivo rispetti pienamente i vincoli storico-artistici imposti.
L'immobile comunale, che un tempo fu simbolo della "Dolce Vita" tranese e che chiuse nel 2018 dopo alterne vicende e un bando andato deserto, è stato affidato in locazione di valorizzazione ventennale alla ditta Riccardo Perfetto S.r.l., unica partecipante al bando, che ha ottenuto un punteggio di 76,70 dopo un percorso per la riassegnazione de "La Lampara" che è stato lungo e complesso, scandito da bandi con proroghe tra il 2023 e il 2024:
- Nel gennaio 2025 si è svolta l'apertura del plico per la verifica della documentazione amministrativa presso l'Ufficio Tecnico Lavori Pubblici.
- Nel maggio 2025 la gestione ventennale è stata ufficialmente aggiudicata alla Riccardo Perfetto S.r.l.
- Gratuità per i primi due anni.
- Riduzione del 50% per il terzo anno.
- Riduzione del 25% per il quarto anno.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica presentato dal concessionario ha ottenuto il parere preliminare favorevole della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di BAT e Foggia. L'immobile, avendo compiuto 70 anni, è soggetto a verifica dell'interesse culturale e quindi a possibili vincoli, un aspetto che la Soprintendenza ha sottolineato pur apprezzando le soluzioni innovative che bilanciano il recupero con la sostenibilità come gli elementi fotovoltaici sulle coperture amovibili del patio e pergolati, e l'utilizzo di vetrate panoramiche amovibili, l'impiego della pietra di Trani e la progettazione del verde con specie arboree autoctone a bassa richiesta idrica.
Non c'è ancora il rilascio dell'autorizzazione definitiva, che è vincolata alla presentazione del progetto esecutivo che dovrà rispettare scrupolosamente precise prescrizioni della Soprintendenza per salvaguardare l'integrità del bene, ma c'è ottimismo dopo anni di degrado di un immobile comunale, La Lampara, che ha l'occasione concreta di tornare un punto di riferimento per la città, a condizione, questo è il passaggio importante, che il progetto esecutivo rispetti pienamente i vincoli storico-artistici imposti.