Riunioni su riunioni, ma i grandi nodi della città non li scioglie nessuno
La maggioranza tranese tra "dissidenti" e "bizzosi"
venerdì 22 giugno 2018
15.04
Mentre vergo questo ennesimo articolo per Traniviva (Luca Volpe dice che scrivo più di Polibio) vi riferisco che, già da un pezzo, sta andando in onda da qualche parte nei meandri di qualche Palazzo della politica tranese, l'ennesima riunione di maggioranza. La situazione mi ricorda la figlia di Totò, nel film Miseria e Nobiltà. La ragazza, morta di fame come i suoi parenti, ad un certo punto esclamava: "Qui si parla, si parla ma non si mangia mai!".
Ora, bypassando il termine "mangia" quanto prima, poichè rappresenta terminologia borderline se accostata alla politica, viene subito da parafrasare: "Qui si parla, si parla (o) qui ci si riunisce, ci si riunisce, ma non si decide mai". Che ve lo dico a fare di cosa stanno parlando nell'ennesima riunione di maggioranza: Guadagnuolo sì, Guadagnuolo no; il gruppo di simil oppositori (come i borselli di pelle cinese) di consiglieri che a sua volta chiede la testa dello stesso AD di Amiu; i primi nomi di assessori che potrebbero saltare se le bizze da parte di alcuni dovessero continuare e questi dovessero ancora oscillare e a non rendersi affidabili.
Una volta li chiamarono impropriamente "dissidenti"; ora sono stati declassati a "bizzosi"; e ancora: il solito assessore che non risponde più al consigliere di riferimento; le richieste di dimissioni a chi, anche da assessore, continua a sua volta ad oscillare tra appoggi di facciata e remate contro il sindaco; tutta sbobba che la gente manco vuole leggere più.
In tutto questo l'estate è cominciata ufficialmente ieri: senza parcheggi, senza parcometri, senza strategie e politiche turistiche e culturali di ampio respiro, e soprattutto, come scrivemmo ieri nelle Pagelle, con un mare che, a vista, a guardarlo da sopra le inferriate, non promette nulla di buono, specie quando occhieggia quella sua "fidanzatina" sexy, snella, lunga quanto interi pezzi di costa, sinuosa: si chiama Bianca Schiumetta. E nessuno sa dirmi di cosa è fatta e da dove viene. Se tra una "Guadagnuolata" (ormai è un gioco di gruppo) qualche bravo cristiano dell'amministrazione vuol rispondere fa un favore.
Ora, bypassando il termine "mangia" quanto prima, poichè rappresenta terminologia borderline se accostata alla politica, viene subito da parafrasare: "Qui si parla, si parla (o) qui ci si riunisce, ci si riunisce, ma non si decide mai". Che ve lo dico a fare di cosa stanno parlando nell'ennesima riunione di maggioranza: Guadagnuolo sì, Guadagnuolo no; il gruppo di simil oppositori (come i borselli di pelle cinese) di consiglieri che a sua volta chiede la testa dello stesso AD di Amiu; i primi nomi di assessori che potrebbero saltare se le bizze da parte di alcuni dovessero continuare e questi dovessero ancora oscillare e a non rendersi affidabili.
Una volta li chiamarono impropriamente "dissidenti"; ora sono stati declassati a "bizzosi"; e ancora: il solito assessore che non risponde più al consigliere di riferimento; le richieste di dimissioni a chi, anche da assessore, continua a sua volta ad oscillare tra appoggi di facciata e remate contro il sindaco; tutta sbobba che la gente manco vuole leggere più.
In tutto questo l'estate è cominciata ufficialmente ieri: senza parcheggi, senza parcometri, senza strategie e politiche turistiche e culturali di ampio respiro, e soprattutto, come scrivemmo ieri nelle Pagelle, con un mare che, a vista, a guardarlo da sopra le inferriate, non promette nulla di buono, specie quando occhieggia quella sua "fidanzatina" sexy, snella, lunga quanto interi pezzi di costa, sinuosa: si chiama Bianca Schiumetta. E nessuno sa dirmi di cosa è fatta e da dove viene. Se tra una "Guadagnuolata" (ormai è un gioco di gruppo) qualche bravo cristiano dell'amministrazione vuol rispondere fa un favore.