Sarà risarcito l'ex sindaco Giuseppe Tarantini: aveva dovuto pagare di tasca propria un legale che aveva difeso il Comune

Lo ha deciso la Corte d'Appello di Bari: il Comune dovrà rimborsare le somme al legale e pagherà le competenze

domenica 7 febbraio 2021 06.00
Dovrà restituire all'ex sindaco Giuseppe Tarantini la somma di 22.500 euro il legale incaricato dalla Giunta Tarantini nell'anno 2003 per rappresentare e difendere il Comune di Trani: la Corte d'Appello di Bari ha condannato il legale alla restituzione delle somme ricevute, ed il Comune di Trani a rimborsare dette somme allo stesso avvocato, nonché a pagare le competenze legali dei difensori del dott. Tarantini e del legale medesimo.

I fatti: un legale incaricato dalla Giunta Tarantini nell'anno 2003 per rappresentare e difendere il Comune di Trani, dopo l'espletamento dell'incarico chiedeva al Tribunale di Trani nell'anno 2012 di condannare il Comune di Trani al pagamento di quanto dovuto, che quantificava in €30.000, dopo aver ottenuto un fondo spese di €1.550.

Comune di Trani si costituiva ed eccepiva la nullità della delibera della Giunta Tarantini, per non aver previsto nella stessa la somma finale a saldo della prestazione professionale.

Il legale chiamava nel giudizio il Sindaco dell'epoca dott. Tarantini, il dirigente al Contenzioso dell'epoca dott. Agostino Balducci ed il responsabile dell'Ufficio Legale del Comune di Trani avv. Michele Capurso.

Tra le parti si ipotizzava un accordo, nella misura di € 18.000 onnicomprensivo ma il legale reclamante non accettava tale soluzione.

Il Tribunale, accogliendo la tesi del legale del Comune di Trani avv. Angelo Schittulli, riconosceva il dott. Tarantini unico responsabile e lo condannava a pagare il compenso dell'avvocato che aveva agito ed il compenso del Collega che l'aveva difeso.

Il dott. Tarantini versava all'avvocato, in ottemperanza alla sentenza, la somma di circa €22.500,00, ma impugnava la sentenza presso la Corte di Appello di Bari, a mezzo del suo legale di fiducia avv. Nicola Quinto.

In data 4 febbraio 2021 la Corte di Appello decideva la questione dichiarando l'estraneità alla vicenda del dott. Tarantini, condannando il legale alla restituzione delle somme ricevute ed il Comune di Trani a rimborsare dette somme all'avvocato, nonché a pagare le competenze legali dei difensori del dott. Tarantini e del legale medesimo.