Schiuma in mare anche a Molfetta: presentato esposto alla Procura di Trani
La denuncia è della Lac regionale
mercoledì 2 luglio 2014
10.15
Il mare, ad un certo punto, si colora di bianco ed assume un odore decisamente nauseabondo. Succede a Molfetta, a poche centinaia di metri da Torre Calderina dove qualcosa non funziona in prossimità dello sbocco del depuratore in mare. La schiuma biancastra si mangia il mare. E i volontari della Lac (Lega per l'abolizione della caccia), presentano un esposto in Procura a Trani, con tanto di documentazione fotografica e video. Nell'esposto la Lac chiede che vengano individuati i responsabili dello scempio che si ripete, con regolarità, da tempo. L'ultimo esposto, presentato dalla Lac, risale a marzo scorso, a febbraio, sempre la Lac aveva "fotografato" una situazione analoga. E allora, è evidente, che qualcosa non gira per il verso giusto, al di là delle rassicurazioni e dei proclami che giungono da più parti.
«A questo punto - dice il delegato regionale Lac Pasquale Salvemini - diventa alquanto indispensabile confrontare i risultati delle analisi chimiche e microbiologiche del nostro mare. Per questo nei prossimi giorni saranno concordati con un laboratorio privato una serie di verifiche e prelievi di acque in tutta l'area». In soli 3.5 km di costa da Molfetta a Bisceglie insistono 4 scarichi provenienti dai depuratori dei comuni di Molfetta, Ruvo-Terlizzi, Corato e Bisceglie. In questa zona dovrebbe sorgere l'area marina protetta.
«A questo punto - dice il delegato regionale Lac Pasquale Salvemini - diventa alquanto indispensabile confrontare i risultati delle analisi chimiche e microbiologiche del nostro mare. Per questo nei prossimi giorni saranno concordati con un laboratorio privato una serie di verifiche e prelievi di acque in tutta l'area». In soli 3.5 km di costa da Molfetta a Bisceglie insistono 4 scarichi provenienti dai depuratori dei comuni di Molfetta, Ruvo-Terlizzi, Corato e Bisceglie. In questa zona dovrebbe sorgere l'area marina protetta.