Scuola Bovio, consumi record d'acqua: 20mila euro d'estate!
Caffarella segnala importi anomali nel terzo trimestre del 2010. Allacci abusivi?
venerdì 22 ottobre 2010
Ma quanta acqua consuma il Comune di Trani? Se lo chiede il consigliere comunale Franco Caffarella che ha scritto agli uffici comunali preoccupato per le bollette dell'Acquedotto del terzo trimestre del 2010, schizzate improvvisamente in alto.
Caffarella ha inviato la sua interrogazione ai responsabili dell'ufficio tecnico e della ragioneria comunale. «E' davvero singolare -scrive il consigliere - leggere che in un periodo estivo, a lezioni finite, presso la scuola media Giovanni Bovio venga addebitato un consumo idrico per oltre 20.000 euro o che per i soli bagni pubblici di piazza della Repubblica vi sia un consumo di quasi 4700 euro.
Altrettanto singolare è il consumo registrato dalla fontanina di piazza Longobardi, oltre 5.000 euro. L'impennata ha riguardato anche i consumi presso la darsena comunale (7000 euro) e la villa comunale (9000 euro). Tutto ciò paradossalmente è accaduto in mesi che hanno registrato lamentele per le vicende di alcune fontanine il cui uso è stato impedito o da atti vandalici o da altre vicende (come nel caso di quella di via Pietro Tisci ad angolo con via Imbriani, il cui uso è precluso da lavori di costruzione di un fabbricato insistente nella ex fonderia Giustozzi).
L'ufficio tecnico comunale credo debba svolgere sopralluoghi mirati, sugli allacciamenti che hanno fatto segnalare le impennate nei consumi, per verificare se ci sono state delle perdite o, situazione ancora più negativa, degli allacciamenti abusivi. Nel contempo deve intervenire per quanto di sua competenza ripristinando l'uso delle fontane pubbliche di cui oggi è precluso l'uso».
Caffarella ha inviato la sua interrogazione ai responsabili dell'ufficio tecnico e della ragioneria comunale. «E' davvero singolare -scrive il consigliere - leggere che in un periodo estivo, a lezioni finite, presso la scuola media Giovanni Bovio venga addebitato un consumo idrico per oltre 20.000 euro o che per i soli bagni pubblici di piazza della Repubblica vi sia un consumo di quasi 4700 euro.
Altrettanto singolare è il consumo registrato dalla fontanina di piazza Longobardi, oltre 5.000 euro. L'impennata ha riguardato anche i consumi presso la darsena comunale (7000 euro) e la villa comunale (9000 euro). Tutto ciò paradossalmente è accaduto in mesi che hanno registrato lamentele per le vicende di alcune fontanine il cui uso è stato impedito o da atti vandalici o da altre vicende (come nel caso di quella di via Pietro Tisci ad angolo con via Imbriani, il cui uso è precluso da lavori di costruzione di un fabbricato insistente nella ex fonderia Giustozzi).
L'ufficio tecnico comunale credo debba svolgere sopralluoghi mirati, sugli allacciamenti che hanno fatto segnalare le impennate nei consumi, per verificare se ci sono state delle perdite o, situazione ancora più negativa, degli allacciamenti abusivi. Nel contempo deve intervenire per quanto di sua competenza ripristinando l'uso delle fontane pubbliche di cui oggi è precluso l'uso».