"Sistema Trani", terminato l'interrogatorio di Damascelli
In questo momento, tocca ad Antonello Ruggiero, ex presidente Amiu
mercoledì 24 dicembre 2014
15.30
È da poco terminato, nel carcere di Trani, l'interrogatorio di garanzia del consigliere comunale Nico Damascelli, arrestato sabato nell'ambito dell'inchiesta "Sistema Trani". In questi momenti viene, invece, interrogato l'ex presidente dell'Amiu Antonello Ruggiero, assistito dall'avvocato Mario Malcangi. L'interrogatorio di Damascelli è durato 4 ore, alla presenza dell'avvocato-parlamentare barese Francesco Paolo Sisto. Anche Damascelli ha negato gli addebiti contestatigli dal pubblico ministero Michele Ruggiero che ha coordinato l'indagine della Digos, avviata a settembre di un anno fa proprio a seguito dell'incendio doloso appiccato al suo show-room. L'interrogatorio ha toccato anche questo aspetto. Al momento l'indagine non è ancora giunta a dare nome a mandanti ed esecutori.
Damascelli ha detto di non sapere a chi ricondurre il grave episodio, che danneggiò pesantemente l'azienda di Via Barletta. Ha escluso che l'attentato incendiario sia riconducibile all'appalto della vigilanza degli immobili comunali (uno dei fatti clou su cui si basa l'indagine della Procura tranese) ma anche Damascelli, così come da subito gli inquirenti, ritiene che la matrice sia legata alla sua attività politica.
Dunque così come avevano fatto ieri pomeriggio l'ex consigliere comunale Maurizio Musci e l'ex vicesindaco Peppino Di Marzio, anche Damascelli (il candidato al consiglio comunale più suffragato alle amministrative del 2012) ha respinto tutti gli addebiti, dando una diversa chiave d'interpretazione alle intercettazioni telefoniche che avrebbero paventato il voto di scambio.
A tal proposito nel corso della lunga deposizione ha ammesso di essersi impegnato a trovare lavoro per alcune persone ma questo, secondo la difesa, non connota alcun illecito; rientra comunemente nelle attività dei politici per cercare di dar occupazione a persone del territorio. «Non c'era nessuna cambiale politica da pagare» ha commentato l'avvocato Sisto, negando dunque l'ipotesi di voto di scambio, pure contestata dalla Procura.
Anche Sisto a conclusione dell'interrogatorio di garanzia ha chiesto che la misura carceraria venga sostituita con gli arresti domiciliari. Non è detto che il gip Francesco Messina decida oggi. Né ha sciolto l'identica riserva per Musci e Di Marzio, anche perché il gip è ancora impegnato nell'interrogatorio dell'ex presidente dell'Amiu: pure lui ha deciso di rispondere alle domande di gip e pm.
In ogni caso un valido banco di prova per la tenuta dell'ordinanza custodiale (4 arresti in carcere e 2 domiciliari: il sindaco Gigi Riserbato ed il funzionario degli uffici appalti Edoardo Savoiardo, che saranno interrogati sabato) giungerà lunedì 29 dal Tribunale del Riesame di Bari, dove tutte le difese hanno impugnato il provvedimento restrittivo.
Potrebbero arrivare oggi le sospensioni per coloro che ricoprono cariche elettive (nella fattispecie, Riserbato e Damascelli). Proprio il consigliere del Movimento Schittulli sarebbe poi sostituito da Ornella Gelso, prima tra i non eletti. Altri aggiornamenti in giornata.
Damascelli ha detto di non sapere a chi ricondurre il grave episodio, che danneggiò pesantemente l'azienda di Via Barletta. Ha escluso che l'attentato incendiario sia riconducibile all'appalto della vigilanza degli immobili comunali (uno dei fatti clou su cui si basa l'indagine della Procura tranese) ma anche Damascelli, così come da subito gli inquirenti, ritiene che la matrice sia legata alla sua attività politica.
Dunque così come avevano fatto ieri pomeriggio l'ex consigliere comunale Maurizio Musci e l'ex vicesindaco Peppino Di Marzio, anche Damascelli (il candidato al consiglio comunale più suffragato alle amministrative del 2012) ha respinto tutti gli addebiti, dando una diversa chiave d'interpretazione alle intercettazioni telefoniche che avrebbero paventato il voto di scambio.
A tal proposito nel corso della lunga deposizione ha ammesso di essersi impegnato a trovare lavoro per alcune persone ma questo, secondo la difesa, non connota alcun illecito; rientra comunemente nelle attività dei politici per cercare di dar occupazione a persone del territorio. «Non c'era nessuna cambiale politica da pagare» ha commentato l'avvocato Sisto, negando dunque l'ipotesi di voto di scambio, pure contestata dalla Procura.
Anche Sisto a conclusione dell'interrogatorio di garanzia ha chiesto che la misura carceraria venga sostituita con gli arresti domiciliari. Non è detto che il gip Francesco Messina decida oggi. Né ha sciolto l'identica riserva per Musci e Di Marzio, anche perché il gip è ancora impegnato nell'interrogatorio dell'ex presidente dell'Amiu: pure lui ha deciso di rispondere alle domande di gip e pm.
In ogni caso un valido banco di prova per la tenuta dell'ordinanza custodiale (4 arresti in carcere e 2 domiciliari: il sindaco Gigi Riserbato ed il funzionario degli uffici appalti Edoardo Savoiardo, che saranno interrogati sabato) giungerà lunedì 29 dal Tribunale del Riesame di Bari, dove tutte le difese hanno impugnato il provvedimento restrittivo.
Potrebbero arrivare oggi le sospensioni per coloro che ricoprono cariche elettive (nella fattispecie, Riserbato e Damascelli). Proprio il consigliere del Movimento Schittulli sarebbe poi sostituito da Ornella Gelso, prima tra i non eletti. Altri aggiornamenti in giornata.