Ancora proteste nel carcere di Trani

Detenuti e agenti di polizia penitenziaria sul piede di guerra. Prese di mira le sbarre delle celle. E Osapp annuncia una manifestazione in bicicletta

sabato 21 maggio 2011
E' sempre più calda la situazione nei penitenziari italiani ed in quelli pugliesi. A Trani, ieri sera, i detenuti si sono resi protagonisti di una rumorosa protesta: sono state prese di mira le sbarre delle celle mentre a Lecce alcuni carcerati hanno cominciato lo sciopero della fame. La protesta sta dilagando a macchia d'olio in tutta Italia per denunciare le drammatiche condizioni di vita nelle carceri ed il problema del sovraffollamento. Sul piede di guerra ci sono i reclusi delle carceri di Regina Coeli, Rieti, Fuorni, Poggioreale, Catania Piazza Lanza, Sassari San Sebastiano, Agrigento, Cagliari Buon Cammino, Vercelli, Velletri, di Opera e San Vittore a Milano, Imperia, Ancona, Prato, Ariano Irpino, Venezia, Alessandria, Lanciano, Genova Marassi, Lecce e Trani. L'esplosiva situazione coinvolgerà presumbilmente nelle prossime ore anche le carceri di Foggia, Bari e Taranto.

Mimmo Mastrulli, vicesegretario generale nazionale dell'Osapp (il sindacato di polizia penitenziaria) guarda con preoccupazione al futuro ed evidenzia la cronica insufficienza di agenti. Per questo motivo annuncia a breve una manifestazione di protesta ecologica del suo sindacato: in bicicletta i manifestanti compieranno un giro per le vie di Trani per poi ritrovarsi nel piazzale del carcere. In Puglia i detenuti alla data odierna sono 4376 a fronte di una capienza regolamentare di 2524. A Trani la situazione è diventata decisamente più critica da quando è stata inaugurata la nuova ala detentiva (la sezione Italia) senza che sia stato contestualmente aumentato il numero di agenti in servizio.