Tarantini (An): «L’Asl Bat la cenerentola, l’ospedale di Trani un morto che cammina!»

Secondo l’ex sindaco di Trani il governo regionale ha fortemente penalizzato gli ospedali della Bat

venerdì 16 febbraio 2007
"L'Asl Bat è la cenerentola della sanità regionale, l'ospedale di Trani, poi, è un vero dead man walking": non usa mezzi termini il commissario provinciale della Bat di Alleanza Nazionale Pinuccio Tarantini, ex sindaco di Trani, nel giudicare il riparto delle risorse stanziate dal governo Vendola per l'ammodernamento del Servizio Sanitario Regionale. "Evidentemente per il governatore della Puglia e per i suoi compagni, i malati della sesta provincia non hanno gli stessi diritti dei malati del barese e del leccese, dove gli investimenti sono sproporzionati rispetto a quelli previsti nella Bat. Eppure quando sono state ridotte le Asl a sei ci era stata raccontata la favola dell'uguaglianza, di sei Asl dotate degli stessi medesimi servizi e strutture". Nel merito degli investimenti previsti per la Asl Bat, Tarantini condanna la scarsa attenzione data all'ospedale di Trani. "E' un morto che cammina", ribadisce l'ex sindaco. "Per Trani sono previsti circa 1.700.000 euro, a fronte dei 3 milioni per Andria e dei circa 13 milioni per Barletta. Non hanno il coraggio di dirlo, ma l'ospedale San Nicola Pellegrino sta diventando poco più che un ambulatorio". A breve, però, riaprirà il reparto di ginecologia. "E di questo ne sono molto felice – sottolinea Tarantini – ma come poterli ringraziare se a fronte del presunto ritorno di una specialità presente in altri 40 ospedali portano via l'Unità Operativa di Ematologia, che tra gli ospedali pubblici si trova solo a Bari, Foggia, Brindisi e Taranto, oltre che a Trani?". Non manca, infine, un riferimento alle liste d'attesa. "Basta chiedere un po' in giro tra Trani, Barletta e Andria – afferma Tarantini – per rendersi conto che sono state dette molte bugie. E comunque fa sorridere quella che a mio avviso è l'unica verità e cioè che il Policlinico di Bari non può rientrare nel calcolo della media dei giorni necessari per ottenere una visita specialistica, perché nel più grande ospedale di Puglia ci sono problemi strutturali che rendono quasi impossibile la soluzione del problema. Anche per questo la task-force guidata dal prof. Carella non ha furbescamente considerato nei calcoli il Policlinico, una cui immagine, con una lunga coda di donne in attesa di un controllo preventivo, fu utilizzata, però, dal presidente Vendola per la sua campagna elettorale. Quando si trattava di denunciare l'inefficienza del governo Fitto il Policlinico faceva testo, ora no: bella coerenza".