Teatro Impero tra quattro anni: da icona Art Deco a fulcro culturale tranese
I risultati del convegno organizzato dal circolo Mauro Cignarelli
lunedì 30 giugno 2025
8.47
Lo scorso 26 giugno 2025, nella Sala Ronchi della Biblioteca "G. Bovio" di Trani, si è tenuto un partecipato convegno organizzato dall'Associazione prof. Mauro Cignarelli ODV-ETS e dal Comune di Trani per discutere la riqualificazione del Cinema Impero, edificio storico in stile Art Deco inaugurato nel 1926 e chiuso dal 2000. L'incontro ha raccolto amministratori, associazioni, tecnici e cittadini, avviando un percorso partecipato volto a trasformare l'ex sala cinematografica in un moderno contenitore culturale aperto alle nuove generazioni.
Dopo i saluti istituzionali del Vice Sindaco Fabrizio Ferrante, è emersa la strategia amministrativa: un primo restauro conservativo dell'edificio – vincolato dalla Soprintendenza per i suoi oltre 70 anni – seguito da gare d'appalto per i lavori e da un modello gestionale cooperativo che coinvolga associazioni culturali locali. L'obiettivo è non delegare alla prossima amministrazione la definizione di tempi e risorse, ma porre basi concrete fin da ora, attingendo a fondi comunali e bandi regionali o europei.
Il presidente dell'Associazione Antonio Sasso ha sottolineato l'urgenza di integrare i giovani nella progettazione, contrastando lo spopolamento culturale attraverso iniziative partecipate fin dalle prime fasi. Le associazioni porteranno le esigenze di chi vive quotidianamente Trani, contribuendo con idee innovative e proposte formative rivolte agli under 35.
Lo storico Lorenzo Leone Procacci ha ricostruito la memoria del Cinema Impero: dalla nascita come "Avena Cusa" nel 1920, al cambio di nome nel 1926, fino alle trasformazioni degli anni '50 con il Salone Impero e l'arena all'aperto sul terrazzo. Ha ricordato il valore affettivo trasmesso di generazione in generazione, fatto di prime proiezioni, serate di società e conferenze culturali.
Il responsabile dei Lavori Pubblici, dott. Luzio Puzziferri, ha descritto i vincoli normativi e le complesse procedure di acquisizione anche del vicino Supercinema: controlli antincendio e sismici, nulla osta dalla Soprintendenza e tempi tecnici stimati in sei mesi per la progettazione preliminare.
Solo ottenuti i pareri, si potrà bandire la gara per il restauro o la ricostruzione selettiva delle parti degradate. Infine, Luigi Pedaci ha illustrato scenari d'uso "ibridi": spazi modulari per proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, concerti, conferenze e persino eventi privati come matrimoni; aree esterne sfruttabili per caffetteria e bar; e l'idea di bandi di concorso di architettura per soluzioni ecosostenibili, coinvolgendo giovani progettisti. La gestione è pensata come cooperativa culturale, in grado di autofinanziarsi tramite biglietteria e servizi accessori.
Il risultato a medio termine. Tra tre-quattro anni il Cinema Impero sarà un teatro multisala rinnovato, rispettoso del suo patrimonio Art Deco, dotato di infrastrutture tecnologiche all'avanguardia e sistemi antisismici adeguati. Il foyer ospiterà esposizioni e incontri, mentre al primo piano si svolgeranno proiezioni "premium" con apparecchi digitali di ultima generazione. Le aree esterne diventeranno un living culturale all'aperto, con proposte gastronomiche e socialità notturna. Una cooperativa di associazioni locali garantirà una programmazione continua, spaziando da rassegne d'autore a festival musicali, da laboratori per ragazzi a conferenze d'arte.
In questo quadro, l'Impero non sarà più un semplice cinema, ma diventerà il cuore pulsante della rinascita culturale tranese, capace di attirare pubblico locale e visitatori da tutta la Puglia e oltre, valorizzando la città come polo d'eccellenza per arte, cultura e formazione.La proiezione di "tre-quattro anni" per il completamento del progetto nasce da due fonti principali. Come spiegato dal dott. Luzio Puzziferri nel corso dell'incontro, per la sola fase di progettazione preliminare e ottenimento dei nulla-osta – incluse le pause legate ai sopralluoghi della Soprintendenza, dei Vigili del Fuoco e altri enti – servono almeno sei mesi una volta reperite le risorse finanziarie.
2. Durata tipica dei lavori di restauro di edifici storici in Italia. Progetti simili di restaurazione e rifunzionalizzazione di beni vincolati seguono poi una fase di gara d'appalto e di cantierizzazione che, per edifici d'arte e architettura di pregio, richiede generalmente 18–30 mesi. Un precedente emblematico è il protocollo per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari, che indicava un termine di completamento entro tre anni dal protocollo di intesa. Sommandoli, si ottiene quindi un orizzonte realistico di 3–4 anni dal via libera iniziale fino alla piena riapertura e gestione operativa del nuovo polo culturale tranese.
Dopo i saluti istituzionali del Vice Sindaco Fabrizio Ferrante, è emersa la strategia amministrativa: un primo restauro conservativo dell'edificio – vincolato dalla Soprintendenza per i suoi oltre 70 anni – seguito da gare d'appalto per i lavori e da un modello gestionale cooperativo che coinvolga associazioni culturali locali. L'obiettivo è non delegare alla prossima amministrazione la definizione di tempi e risorse, ma porre basi concrete fin da ora, attingendo a fondi comunali e bandi regionali o europei.
Il presidente dell'Associazione Antonio Sasso ha sottolineato l'urgenza di integrare i giovani nella progettazione, contrastando lo spopolamento culturale attraverso iniziative partecipate fin dalle prime fasi. Le associazioni porteranno le esigenze di chi vive quotidianamente Trani, contribuendo con idee innovative e proposte formative rivolte agli under 35.
Lo storico Lorenzo Leone Procacci ha ricostruito la memoria del Cinema Impero: dalla nascita come "Avena Cusa" nel 1920, al cambio di nome nel 1926, fino alle trasformazioni degli anni '50 con il Salone Impero e l'arena all'aperto sul terrazzo. Ha ricordato il valore affettivo trasmesso di generazione in generazione, fatto di prime proiezioni, serate di società e conferenze culturali.
Il responsabile dei Lavori Pubblici, dott. Luzio Puzziferri, ha descritto i vincoli normativi e le complesse procedure di acquisizione anche del vicino Supercinema: controlli antincendio e sismici, nulla osta dalla Soprintendenza e tempi tecnici stimati in sei mesi per la progettazione preliminare.
Solo ottenuti i pareri, si potrà bandire la gara per il restauro o la ricostruzione selettiva delle parti degradate. Infine, Luigi Pedaci ha illustrato scenari d'uso "ibridi": spazi modulari per proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, concerti, conferenze e persino eventi privati come matrimoni; aree esterne sfruttabili per caffetteria e bar; e l'idea di bandi di concorso di architettura per soluzioni ecosostenibili, coinvolgendo giovani progettisti. La gestione è pensata come cooperativa culturale, in grado di autofinanziarsi tramite biglietteria e servizi accessori.
Il risultato a medio termine. Tra tre-quattro anni il Cinema Impero sarà un teatro multisala rinnovato, rispettoso del suo patrimonio Art Deco, dotato di infrastrutture tecnologiche all'avanguardia e sistemi antisismici adeguati. Il foyer ospiterà esposizioni e incontri, mentre al primo piano si svolgeranno proiezioni "premium" con apparecchi digitali di ultima generazione. Le aree esterne diventeranno un living culturale all'aperto, con proposte gastronomiche e socialità notturna. Una cooperativa di associazioni locali garantirà una programmazione continua, spaziando da rassegne d'autore a festival musicali, da laboratori per ragazzi a conferenze d'arte.
In questo quadro, l'Impero non sarà più un semplice cinema, ma diventerà il cuore pulsante della rinascita culturale tranese, capace di attirare pubblico locale e visitatori da tutta la Puglia e oltre, valorizzando la città come polo d'eccellenza per arte, cultura e formazione.La proiezione di "tre-quattro anni" per il completamento del progetto nasce da due fonti principali. Come spiegato dal dott. Luzio Puzziferri nel corso dell'incontro, per la sola fase di progettazione preliminare e ottenimento dei nulla-osta – incluse le pause legate ai sopralluoghi della Soprintendenza, dei Vigili del Fuoco e altri enti – servono almeno sei mesi una volta reperite le risorse finanziarie.
2. Durata tipica dei lavori di restauro di edifici storici in Italia. Progetti simili di restaurazione e rifunzionalizzazione di beni vincolati seguono poi una fase di gara d'appalto e di cantierizzazione che, per edifici d'arte e architettura di pregio, richiede generalmente 18–30 mesi. Un precedente emblematico è il protocollo per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari, che indicava un termine di completamento entro tre anni dal protocollo di intesa. Sommandoli, si ottiene quindi un orizzonte realistico di 3–4 anni dal via libera iniziale fino alla piena riapertura e gestione operativa del nuovo polo culturale tranese.