Tentato scippo nella notte, rigettata l'stanza di patteggiamento

Arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per Maurizio Ricchiuti, lunedì il giudizio

giovedì 4 settembre 2014 18.26
Arresto convalidato ma ritorno a casa ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per Maurizio Ricchiuti, il 37enne biscegliese, con recidiva, che questa notte, verso l'una, ha aggredito e tentato di rapinare una ragazza rincasata in zona Pozzopiano. E' l'esito dell'udienza di convalida celebrata nella tarda mattinata davanti al giudice monocratico del Tribunale di Trani, Lorenzo Gadaleta, a cui il pubblico ministero Luigi Scimè ha chiesto anche il giudizio per direttissima. Che si celebrerà, lunedì mattina, nelle forme del giudizio abbreviato, non avendo il giudice accolto l'istanza di patteggiamento promossa dalla difesa del biscegliese. Che torna a casa non per un atto di clemenza ma per quanto espressamente previsto da una recente legge per reati del genere: domiciliari, dunque, ma con l'obbligo del braccialetto elettronico.

Ricchiuti è già tornato nella propria abitazione. Gli è andata comunque male non attendendosi che la vittima reagisse difendendosi strenuamente e gridando a tal punto da attirare per strada i suoi familiari e poi i vicini. Vano il tentativo di fuga, non riuscita perché la vittima svincolandosi gli ha pure strappato la chiave di un'auto puntatale da Ricchiuti alla gola nel tentativo di immobilizzarla (la ragazza è stata anche scaraventata sul cofano di un'auto) per farsi consegnare la borsetta. L'uomo è stato individuato e bloccato poco dopo l'aggressione nei pressi della stessa zona dov'era ritornato, tentando di non dare nell'occhio, evidentemente per cercare la chiave della sua auto.