Tragedia sfiorata a Trani, bambino rischia di essere investito da bici elettrica in via San Giorgio
La denuncia di un cittadino alla redazione di TraniViva
sabato 5 luglio 2025
10.08
Riceviamo e pubblichiamo la denuncia di un cittadino, il docente Cosimo Damiano Loverro che scrive quanto segue alla redazione di TraniViva.
Una tranquilla passeggiata serale nella splendida cornice del centro storico di Trani si è trasformata, per una famiglia tranese, in un momento di grande paura. Ieri sera, 4 luglio 2025 intorno alle 22:00, mentre una coppia con i propri figli, di otto e cinque anni, camminava lungo la zona pedonale adiacente a Palazzo San Giorgio, due ragazzi a bordo di una bici elettrica sono sfrecciati a tutta velocità, sfiorando pericolosamente il figlio maggiore. «Abbiamo sfiorato la tragedia – racconta il cittadino – e nella migliore delle ipotesi saremmo potuti finire in ospedale». Lo spavento per il bambino è stato tale da costringere la famiglia a fermarsi in un'attività commerciale per calmarlo e fargli bere un sorso d'acqua. «È stato un momento che non dimenticheremo facilmente – prosegue –. Un attimo prima stavamo godendoci la bellezza della città, e un attimo dopo temevamo il peggio». Il fenomeno delle biciclette elettriche – sempre più simili per prestazioni e velocità a ciclomotori – che circolano a forte velocità anche nelle aree pedonali, sta diventando una costante preoccupazione non solo a Trani, ma in moltissime città italiane. Purtroppo, si tratta di una tendenza in crescita che coinvolge soprattutto gli adolescenti: ragazzi che, troppo spesso, alla guida di questi mezzi ignorano i segnali stradali e violano le norme del Codice della Strada, mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri. In località turistiche e storiche come Trani, il tema assume una rilevanza ancora maggiore: «Non possiamo aspettare che accada una tragedia per intervenire. Per questo lancio un appello al sindaco e alle autorità competenti: chi visita un gioiello come Trani deve poterlo fare in sicurezza, senza il rischio di incidenti che potrebbero avere conseguenze gravi». Il cittadino evidenzia anche un evidente fallimento dell'educazione familiare rispetto alle nuove generazioni, sottolineando come spesso manchi il senso civico e il rispetto delle regole basilari della convivenza, a partire proprio dalle zone pedonali, che dovrebbero rappresentare un'oasi sicura per residenti e turisti. Il richiamo è chiaro: serve una riflessione collettiva, ma anche un'azione concreta e immediata. Sorveglianza, sanzioni, campagne di sensibilizzazione: strumenti che possono e devono essere attivati per restituire sicurezza e tranquillità alle nostre città. Il fatto accaduto ieri sera, fortunatamente senza gravi conseguenze, è un monito che non può essere ignorato.
Una tranquilla passeggiata serale nella splendida cornice del centro storico di Trani si è trasformata, per una famiglia tranese, in un momento di grande paura. Ieri sera, 4 luglio 2025 intorno alle 22:00, mentre una coppia con i propri figli, di otto e cinque anni, camminava lungo la zona pedonale adiacente a Palazzo San Giorgio, due ragazzi a bordo di una bici elettrica sono sfrecciati a tutta velocità, sfiorando pericolosamente il figlio maggiore. «Abbiamo sfiorato la tragedia – racconta il cittadino – e nella migliore delle ipotesi saremmo potuti finire in ospedale». Lo spavento per il bambino è stato tale da costringere la famiglia a fermarsi in un'attività commerciale per calmarlo e fargli bere un sorso d'acqua. «È stato un momento che non dimenticheremo facilmente – prosegue –. Un attimo prima stavamo godendoci la bellezza della città, e un attimo dopo temevamo il peggio». Il fenomeno delle biciclette elettriche – sempre più simili per prestazioni e velocità a ciclomotori – che circolano a forte velocità anche nelle aree pedonali, sta diventando una costante preoccupazione non solo a Trani, ma in moltissime città italiane. Purtroppo, si tratta di una tendenza in crescita che coinvolge soprattutto gli adolescenti: ragazzi che, troppo spesso, alla guida di questi mezzi ignorano i segnali stradali e violano le norme del Codice della Strada, mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri. In località turistiche e storiche come Trani, il tema assume una rilevanza ancora maggiore: «Non possiamo aspettare che accada una tragedia per intervenire. Per questo lancio un appello al sindaco e alle autorità competenti: chi visita un gioiello come Trani deve poterlo fare in sicurezza, senza il rischio di incidenti che potrebbero avere conseguenze gravi». Il cittadino evidenzia anche un evidente fallimento dell'educazione familiare rispetto alle nuove generazioni, sottolineando come spesso manchi il senso civico e il rispetto delle regole basilari della convivenza, a partire proprio dalle zone pedonali, che dovrebbero rappresentare un'oasi sicura per residenti e turisti. Il richiamo è chiaro: serve una riflessione collettiva, ma anche un'azione concreta e immediata. Sorveglianza, sanzioni, campagne di sensibilizzazione: strumenti che possono e devono essere attivati per restituire sicurezza e tranquillità alle nostre città. Il fatto accaduto ieri sera, fortunatamente senza gravi conseguenze, è un monito che non può essere ignorato.