Trani, Consiglio Comunale "senza il numero legale": salta la prima convocazione a rischio il bilancio e i punti chiave per il futuro dela Città
La prima convocazione del 23 luglio fallisce per mancanza di numero legale. Sindaco Bottaro minimizza, ma l'opposizione evidenzia assenze sospette
mercoledì 23 luglio 2025
19.46
Il Consiglio Comunale di Trani convocato per il 23 luglio in prima convocazione è naufragato per mancanza di numero legale, confermando le previsioni che lo davano già "nell'aria". Lo avevamo anticipato. Lo scioglimento dell'adunanza ha acceso il dibattito politico, con accuse incrociate e preoccupazione per i destini amministrativi della città, in particolare per l'approvazione degli equilibri di bilancio, la cui mancata ratifica può avere conseguenze drastiche per la sindacatura.
La Versione della Maggioranza: "Assenze Casuali" e sorrisi a fine mandato
Interrogato sull'accaduto, il Sindaco Amedeo Bottaro ha minimizzato, attribuendo le assenze a "impedimenti del tutto casuali" di diversi consiglieri di maggioranza. "Sapevamo che riuscire ad avere i numeri sarebbe stato complicato in prima convocazione," ha dichiarato il Sindaco, fiducioso che per la seconda convocazione, fissata per venerdì 25, la situazione si normalizzerà. Con un sorriso, ha poi liquidato le critiche dell'opposizione sulla presunta "maggioranza in difficoltà" a fine mandato come "ridicolo" dopo quasi dieci anni di amministrazione. Bottaro ha ribadito di aver portato in Consiglio provvedimenti nell'interesse della città, lasciando ai consiglieri la libertà di partecipazione, ma ha ammesso che la delibera sulla sede della Polizia Locale richiede ulteriori approfondimenti istruttori e potrebbe essere ritirata per essere riformulata. Anche il Presidente del Consiglio Comunale, Giacomo Marinaro, ha confermato la rarità di sedute deserte in questa legislatura. Ha attribuito le assenze a un "periodo molto particolare", tra brevi periodi di ferie e problemi lavorativi che hanno portato a un accumulo di mancate presenze. Marinaro ha sottolineato il suo ruolo super partes nel tentare di essere "il collante di difficoltà e fibrilazioni" con l'obiettivo primario di portare avanti il bene amministrativo attraverso delibere consapevoli e vantaggiose per la comunità.
L'Allarme dell'opposizione: "Qualcosa sta accadendo"
Di tutt'altro avviso il capogruppo di Fratelli d'Italia, Andrea Ferri, che ha ammesso senza mezzi termini che la mancata adunanza "era nell'aria". Ferri ha sottolineato la propria presenza per "rispettare la volontà popolare e il mandato elettivo", bollando come "doppiamente colpevole" l'assenza ingiustificata dei consiglieri. Per Ferri, le assenze sono "sintomatiche del fatto che c'è qualcosa in maggioranza che sta accadendo", citando l'emersione di un documento a firma delle civiche, "ormai l'agglomerato politico di maggioranza relativa all'interno di questa maggioranza".
Al centro delle preoccupazioni dell'opposizione vi sono i riequilibri di bilancio, ritenuti essenziali ma su cui l'amministrazione non ha mai condiviso le azioni poste in essere. Tra gli altri temi critici menzionati da Ferri spicca il regolamento sul verde pubblico ("tardivo" e in un contesto di "disastro" per la gestione attuale) e l'acquisizione dell'immobile per la nuova sede della Polizia Municipale, tutti temi di "certo interesse" e "delicatezza" in queste "battute finali" dell'amministrazione.
La voce di Pasquale De Toma, Capogruppo di Forza Italia, amplifica il coro dell'opposizione. De Toma parla apertamente di "avvisaglie di qualche problema di maggioranza" che si protraggono "da parecchio tempo su parecchi provvedimenti", con consiglieri che "sistematicamente non si presentano". Ha ribadito la gravità della situazione, evidenziando che l'approvazione degli equilibri di bilancio è "il motivo essenziale per il proseguo dell'amministrazione" e la cui mancata ratifica determina lo scioglimento del Consiglio. De Toma ha espresso dubbi sulla tenuta della maggioranza a dieci mesi dal voto, pur non volendo decidere se la situazione possa andare avanti. Sul fronte dei punti all'ordine del giorno, De Toma ha rincarato la dose sulla gestione del verde pubblico, definendola "non delle migliori" a fronte di un costo di "100 mila euro al mese", e ha citato la mancata ripiantumazione degli alberi in Piazza Plebiscito e gli abbattimenti dei pini. Ha poi espresso criticità sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche, menzionando i "pochi investimenti sulla Darsena" e le "nuove richieste di fondi" per il parcheggio sotterraneo in Piazza XX Settembre, di fronte alla stazione, definendoli "soldi dei cittadini che vengono impegnati male".
Il Futuro Prossimo: Venerdì 25 Luglio, sotto i riflettori
Tutti gli occhi sono ora puntati sulla seconda convocazione del Consiglio Comunale, prevista per venerdì 25 luglio. La speranza è che questa volta il numero legale venga raggiunto e che i punti all'ordine del giorno, soprattutto quelli relativi al bilancio, possano essere discussi e approvati, evitando così rischi maggiori per l'amministrazione comunale. Ma, si sa, in politica, a volte i "mal di pancia" sono imprevedibili e persistenti, e il condizionale rimane d'obbligo.
La Versione della Maggioranza: "Assenze Casuali" e sorrisi a fine mandato
Interrogato sull'accaduto, il Sindaco Amedeo Bottaro ha minimizzato, attribuendo le assenze a "impedimenti del tutto casuali" di diversi consiglieri di maggioranza. "Sapevamo che riuscire ad avere i numeri sarebbe stato complicato in prima convocazione," ha dichiarato il Sindaco, fiducioso che per la seconda convocazione, fissata per venerdì 25, la situazione si normalizzerà. Con un sorriso, ha poi liquidato le critiche dell'opposizione sulla presunta "maggioranza in difficoltà" a fine mandato come "ridicolo" dopo quasi dieci anni di amministrazione. Bottaro ha ribadito di aver portato in Consiglio provvedimenti nell'interesse della città, lasciando ai consiglieri la libertà di partecipazione, ma ha ammesso che la delibera sulla sede della Polizia Locale richiede ulteriori approfondimenti istruttori e potrebbe essere ritirata per essere riformulata. Anche il Presidente del Consiglio Comunale, Giacomo Marinaro, ha confermato la rarità di sedute deserte in questa legislatura. Ha attribuito le assenze a un "periodo molto particolare", tra brevi periodi di ferie e problemi lavorativi che hanno portato a un accumulo di mancate presenze. Marinaro ha sottolineato il suo ruolo super partes nel tentare di essere "il collante di difficoltà e fibrilazioni" con l'obiettivo primario di portare avanti il bene amministrativo attraverso delibere consapevoli e vantaggiose per la comunità.
L'Allarme dell'opposizione: "Qualcosa sta accadendo"
Di tutt'altro avviso il capogruppo di Fratelli d'Italia, Andrea Ferri, che ha ammesso senza mezzi termini che la mancata adunanza "era nell'aria". Ferri ha sottolineato la propria presenza per "rispettare la volontà popolare e il mandato elettivo", bollando come "doppiamente colpevole" l'assenza ingiustificata dei consiglieri. Per Ferri, le assenze sono "sintomatiche del fatto che c'è qualcosa in maggioranza che sta accadendo", citando l'emersione di un documento a firma delle civiche, "ormai l'agglomerato politico di maggioranza relativa all'interno di questa maggioranza".
Al centro delle preoccupazioni dell'opposizione vi sono i riequilibri di bilancio, ritenuti essenziali ma su cui l'amministrazione non ha mai condiviso le azioni poste in essere. Tra gli altri temi critici menzionati da Ferri spicca il regolamento sul verde pubblico ("tardivo" e in un contesto di "disastro" per la gestione attuale) e l'acquisizione dell'immobile per la nuova sede della Polizia Municipale, tutti temi di "certo interesse" e "delicatezza" in queste "battute finali" dell'amministrazione.
La voce di Pasquale De Toma, Capogruppo di Forza Italia, amplifica il coro dell'opposizione. De Toma parla apertamente di "avvisaglie di qualche problema di maggioranza" che si protraggono "da parecchio tempo su parecchi provvedimenti", con consiglieri che "sistematicamente non si presentano". Ha ribadito la gravità della situazione, evidenziando che l'approvazione degli equilibri di bilancio è "il motivo essenziale per il proseguo dell'amministrazione" e la cui mancata ratifica determina lo scioglimento del Consiglio. De Toma ha espresso dubbi sulla tenuta della maggioranza a dieci mesi dal voto, pur non volendo decidere se la situazione possa andare avanti. Sul fronte dei punti all'ordine del giorno, De Toma ha rincarato la dose sulla gestione del verde pubblico, definendola "non delle migliori" a fronte di un costo di "100 mila euro al mese", e ha citato la mancata ripiantumazione degli alberi in Piazza Plebiscito e gli abbattimenti dei pini. Ha poi espresso criticità sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche, menzionando i "pochi investimenti sulla Darsena" e le "nuove richieste di fondi" per il parcheggio sotterraneo in Piazza XX Settembre, di fronte alla stazione, definendoli "soldi dei cittadini che vengono impegnati male".
Il Futuro Prossimo: Venerdì 25 Luglio, sotto i riflettori
Tutti gli occhi sono ora puntati sulla seconda convocazione del Consiglio Comunale, prevista per venerdì 25 luglio. La speranza è che questa volta il numero legale venga raggiunto e che i punti all'ordine del giorno, soprattutto quelli relativi al bilancio, possano essere discussi e approvati, evitando così rischi maggiori per l'amministrazione comunale. Ma, si sa, in politica, a volte i "mal di pancia" sono imprevedibili e persistenti, e il condizionale rimane d'obbligo.