Trani, costituito comitato per i referendum

Ci sono oltre 20 associazioni cittadine. Domenica iniziativa in piazza Plebiscito

venerdì 15 aprile 2011
Si è costituito a Trani il comitato pro-referendum. Il comitato raggruppa oltre venti associazioni cittadine con l'intento di coinvolgere quanto più possibile i cittadini per raggiungere il quorum referendario e votare si a tutti e quattro i quesiti: due sull'acqua pubblica, uno contro il nucleare e l'altro sul legittimo impedimento. Le associazioni che hanno aderito all'iniziativa sono Legambiente Trani, Sos infanzia nel mondo, Fabbrica di Nichi, Il vaso di Pandora, Liberamente democratici, Se non ora, quando?, Sandro Pertini, Bianco su nero, Lacarvella, Xiao Yan, Linea sottile, Movimento consumatori, Delfino blu, Etica e politica, Auser, Lista Trani, Circolo Dino Risi, La Maria del porto, Trani centro, Cineclub Vertigo.

«Sono ormai 16 anni - si legge nella nota di presentazione - che i referendum abrogativi di iniziativa popolare non segnano il traguardo del cinquanta per cento dei votanti. La tematica del nucleare e quella della pubblicizzazione dell'acqua rappresentano emergenze nazionali che dovrebbero risultare prioritarie alla luce degli ultimi avvenimenti. E' essenziale quindi che siano i cittadini ad esprimersi col voto invece di demandare importanti decisioni per l'ennesimo non-raggiungimento del quorum: andare a votare, ora più che mai, è quindi l'unica scelta logica da perseguire. L'Italia, nel 1987, si espresse chiaramente contro il nucleare, ma la volontà degli elettori è stata dimenticata dopo quasi 25 anni. In questo quarto di secolo non si è trovata soluzione ai sempre più frequenti incidenti dovuti a errori umani o imponderabili cause esterne (Chernobyl e Fukushima), allo smaltimento delle scorie radioattive, all'antieconomica e lentissima realizzazione delle centrali (mediamente 10 anni). E in questo stesso lasso di tempo, si è assistito alla poderosa crescita delle rinnovabili».

Per i due quesiti referendari sull'acqua pubblica, il comitato cittadino ribadisce «la contrarietà alla privatizzazione della gestione degli acquedotti e la possibilità che l'ente gestore possa incrementare il prezzo in bolletta solo sulla base dei presunti investimenti che intenderà apportare alla rete idrica. In tutti i Comuni in cui vi è già stata la privatizzazione della gestione degli acquedotti, si è prodotta una insensata crescita delle bollette idriche a scapito della qualità del servizio. Per questo bisogna votare si».

A partire da domenica 17 aprile il comitato terrà molteplici iniziative per far comprendere ai cittadini la necessità di prendere parte al referendum del 12 e 13 giugno. Domenica 17 aprile alle ore 10.30 il comitato sarà in piazza Plebiscito. Il portavoce ufficiale delle iniziative e delle attività è Giuseppe Peschechera.