Trani, gli autovelox raddoppiano: da due a quattro
Addio ai t-red. Apparecchi puntati anche sulla Trani-Bisceglie e sulla Trani-Barletta. Trani diventerà supercontrollata: due autovelox sulla 16 bis
sabato 19 marzo 2011
Raddoppiano gli autovelox che saranno installati sul territorio di Trani. Come già annunciato dal nostro portale, il comandante di polizia municipale, Antonio Modugno, ha aggiudicato in via definitiva la gara (in stand by da oltre due anni) per acquisire a noleggio gli apparecchi per il controllo elettronico della velocità. In quella gara il Comune faceva riferimento alla dotazione di due autovelox e due (contestatissimi) t-red. Le polemiche che scoppiarono per la scelta di utilizzare in città i sistemi di registrazione delle infrazioni ai semafori avevano fatto arenare l'aggiudicazione dell'intero appalto.
Non potendo esitare oltre, l'amministrazione ha deciso di rinunciare ai t-red, raddoppiando invece la dotazione degli autovelox che saranno noleggiati per cinque anni da una società di Monza (la Project information). Invariato l'importo rispetto a quanto già comunicato dal nostro portale: con 1 milione e 200mila euro Trani diventerà supercontrollata: due autovelox saranno collocati sulla statale 16 bis, mentre gli altri due verranno piazzati sulla Trani-Bisceglie e sulla Trani-Barletta, arterie di competenza comunale. Per i primi due apparecchi si attende l'autorizzazione dell'Anas, mentre per gli altri due basterà un semplice decreto del prefetto.
Non potendo esitare oltre, l'amministrazione ha deciso di rinunciare ai t-red, raddoppiando invece la dotazione degli autovelox che saranno noleggiati per cinque anni da una società di Monza (la Project information). Invariato l'importo rispetto a quanto già comunicato dal nostro portale: con 1 milione e 200mila euro Trani diventerà supercontrollata: due autovelox saranno collocati sulla statale 16 bis, mentre gli altri due verranno piazzati sulla Trani-Bisceglie e sulla Trani-Barletta, arterie di competenza comunale. Per i primi due apparecchi si attende l'autorizzazione dell'Anas, mentre per gli altri due basterà un semplice decreto del prefetto.