Trani, guerra del pane: ancora polemiche

Unimpresa manifesta, Confartigianato la critica

lunedì 9 marzo 2009
«La domenica non si tocca». Una parte cospicua di panificatori ha protestato domenica mattina contro la modifica dell'ordinanza sindacale che consente l'apertura facoltativa, di domenica e nei giorni festivi, di laboratori di panificazione, pasticceria e prodotti da forno. I panificatori hanno presidiato l'ingresso del Comune: cartelloni, slogan, ceste di pane per ribadire contrarietà nei confronti di un provvedimento che è stato definito "ingiusto e illegittimo".

In un'intervista rilasciata a Vittorio Cassinesi di Canale 93 stereo, Savino Montaruli, di Unimpresa Bat, ha ribadito le ragioni del dissenso: «E' necessario che vi sia una regolamentazione delle aperture, ma siamo contrari ad un'ordinanza che va oltre quanto stabilito dal decreto Bersani. La domenica va salvaguardata e le 37 giornate di apertura sono tantissime».



La plateale protesta dei panificatori è stata criticata dalla sezione di Trani di Confartigianato. il presidente, Domenico Triminì, ha diffuso una nota su quanto accaduto. Ne diamo diffusione:

«Quando non si hanno argomentazioni sostenibili su principi di legalità è facile ricorrere alle offese gratuite. Ma noi non raccogliamo la provocazione fine a se stessa di taluni Masaniello che nulla hanno a che fare con la storia sindacale a tutela delle imprese della nostra città. L'amministrazione ha consultato in una regolare conferenza di servizi tutte le rappresentanze sociali, sia dei lavoratori dipendenti, come anche delle organizzazioni sindacali rappresentative delle imprese e ha modificato la precedente ordinanza n. 32/2008, dando la facoltà - a chi ne ha voglia - di aprire i propri laboratori di panificazione, pasticceria e prodotti da forno di domenica e nei giorni festivi.



La Confartigianato ringrazia l'Amministrazione Comunale per la sensibilità dimostrata e per non aver ceduto alle pressioni di un cartello formatosi fuori da qualsiasi contesto sindacale. Lo stesso cartello che ha determinato in modo esponenziale e incontrastato l'aumento del costo del pane al dettaglio. I Panificatori, aderenti alla Confartigianato, sul principio della domanda e della offerta, dato il particolare momento di crisi hanno deciso di abbassare il costo del pane comune a 1 euro e 50 centesimi il kg ed i panini tipo rosette ad 1 euro e 80 centesimi al kg.

Siamo certi di incontrare il parere favorevole dei consumatori ed in particolare di coloro i quali hanno difficoltà ad approvvigionarsi di beni di prima necessità, tra cui il pane. Rimaniamo comunque disponibili a qualsiasi confronto, purchè ordinato e costruttivo».

Le foto sono di Canale 93.