Trani, la crisi è servita, fallisce anche il terzo appello. Manca il numero legale: Amministrazione Bottaro in stallo

Nulla di fatto la maggioranza si ferma a 16 presenti alla conta finale. È già campagna elettorale

lunedì 22 dicembre 2025 17.13
A cura di Tonino Lacalamita
Doveva essere la giornata della verifica di fiducia, il momento in cui la maggioranza avrebbe dovuto dimostrarsi compatta per blindare l'ultimo miglio del mandato. Invece, lunedì 22 dicembre si è trasformato nell'atto formale di avvio di una crisi istituzionale per l'Amministrazione Bottaro. Il Consiglio Comunale non si è tenuto: è mancato il numero legale, non una, non due, ma ben tre volte.

Il valzer dei numeri e la beffa finale
La matematica politica di Palazzo Palmieri è stata impietosa e ha raccontato, minuto per minuto, la difficoltà di tenuta della maggioranza. Per avviare i lavori e approvare provvedimenti cruciali servivano 17 consiglieri. La cronaca della seduta è un bollettino di guerra: È la seconda volta consecutiva che l'assise va a vuoto. Quella che a inizio mese poteva sembrare una sgrammaticatura, oggi assume i contorni di una impasse strutturale, peraltro ampiamente attesa dai rumors che filtravano da giorni nei corridoi del Palazzo. L'ottimismo di facciata si è infranto contro le sedie vuote. A farne le spese è la città, che vede bloccati provvedimenti essenziali: il bilancio di previsione 2026-2028, le aliquote IMU, il regolamento per Palazzo Beltrani e il piano delle alienazioni. La "maggioranza compatta" descritta nelle note ufficiali non esiste nei fatti.

Verso il 2026: Atene piange, Sparta non ride
Bisogna prendere atto che la campagna elettorale per le amministrative di maggio 2026 è, di fatto, già iniziata. E lo scenario politico tranese appare frammentato, riassumibile nel vecchio adagio: "Se Atene piange, Sparta non ride". Da una parte c'è un centrosinistra (Atene) in evidente affanno, che deve ancora ufficialmente aprire il tavolo per le amministrative. La coalizione appare bloccata, costretta a risolvere prima le complesse questioni interne e i riposizionamenti post-regionali, con correnti che sembrano più interessate a marcare il territorio in vista del futuro che a garantire la governabilità presente.

Dall'altra parte, il centrodestra (Sparta) non naviga in acque tranquille. Nonostante il primo tavolo di coalizione si sia già riunito in questi giorni, si registrano tensioni di non poco conto. L'incognita – e il vero ago della bilancia – è rappresentata dalle liste civiche, che al momento "volano alto", mantenendo una posizione di attesa strategica ("in attesa di nidificare", si mormora) e alzando il prezzo della loro eventuale alleanza.

Scenari futuri
Il Sindaco Bottaro incassa un colpo durissimo: fermarsi a quota 16 al terzo appello sa di beffa e di messaggio politico preciso. La seconda convocazione, prevista per il 29 dicembre, sarà l'ultima spiaggia. Ma la sensazione è che a Trani la clessidra abbia iniziato a scorrere molto più velocemente del previsto.