Trani, omicidio Zanni: chiesti 10 anni di reclusione per Gianluca Napoletano

Quattro anni, invece, per il 23enne Gabriele Lorusso accusato di rissa

sabato 23 giugno 2018 17.14
Battute finali del processo dinanzi alla Corte d'Assise di Trani per il delitto di Biagio Zanni, il 34enne tranese deceduto all'alba del 20 Settembre 2015 all'ospedale "Bonomo" di Andria poche ore dopo l'accoltellamento subito sulla banchina del porto tranese. Nell'udienza di oggi, terminata poco fa, hanno concluso il pubblico ministero Marcello Catalano e la parte civile: i genitori ed il fratello di Zanni. Come si ricorderà, la costituzione di parte civile del Comune di Trani fu dichiarata inammissibile in quanto tardiva: il Comune è presente al dibattimento come mero danneggiato e dunque non ha diritto a formulare richieste risarcitorie.

La requisitoria del pm si è conclusa con la richiesta di 10 anni di reclusione per il 21enne Gianluca Napoletano per le accuse di "rissa e concorso anomalo per reato diverso (omicidio) da quello voluto" e 4 anni di reclusione per il 23enne Gabriele Lorusso per la sola accusa di rissa. La parte civile (avvocato Giangregorio De Pascalis) si è opposto alla concessione delle attenuanti generiche a cui il pm ha dato consenso ed ha chiesto la condanna degli imputati al pagamento di una provvisionale di 200mila euro per ogni familiare.

L'anno scorso il gup del Tribunale per i Minorenni di Bari definì il rito abbreviato condannando a 10 anni di reclusione D.B. ritenuto autore dell'accoltellamento ed alla pena pecuniaria di 200 euro il fratello (A.B.) per aver partecipato alla rissa in cui culminò il delitto. Messa alla prova in un istituto molfettese per un altro minorenne: G.B., anch'egli tranese, accusato di rissa. Secondo l'accusa, sostanziatasi sulle indagini dei Carabinieri, la rissa sarebbe avvenuta per futili motivi. Zanni intervenne in aiuto di un compagno che, al sera del 19 settembre 2015, ebbe un alterco con una comitiva di ragazzi giunti nei pressi della stessa pizzeria.