Uffici Bat: esposto in procura di Forza Trani

Visibelli: «Non ci sono tutte le destinazioni urbanistiche compatibili». La denuncia per i nuovi uffici provinciali nello stabile di viale De Gemmis

giovedì 7 aprile 2011
Questa mattina il movimento civico Forza Trani, attraverso il suo rappresentante, Roberto Visibelli, ha presentato un esposto denuncia in procura ed alla Corte dei Conti chiedendo la verifica della regolarità degli atti amministrativi che hanno portato all'ubicazione di alcuni uffici della Ptovincia di Barletta, Andria, Trani nell'immobile (recentemente inaugurato) di viale De Gemmis.

Secondo Forza Trani «dagli atti amministrativi in possesso del movimento non è chiaro con quale specifico provvedimento sia stato autorizzato il cambio di destinazione d'uso (da asilo ad attività varie) dei locali al piano terra e dei locali al piano interrato (da deposito ad uso commerciale), richiamati nel certificato di agibilità del 26 giungo 2008. E' quantomeno singolare – si legge nella denuncia - che i locali al piano terreno, destinati principalmente ad edilizia scolastica, siano stati accatastati nella categoria speciale D/8 (a destinazione commerciale), anziché nella più corretta D/11 (scuole ed istituti scientifici privati) e che i locali al piano interrato, destinati inizialmente a deposito, ed in seguito ad attività commerciale, siano stati accatastati nella categoria speciale D/8 anziché nell'ordinaria categoria catastale C/1 (negozi e botteghe)».

Nell'esposto si legge che «il cambio di destinazione da asilo (considerato urbanizzazione secondaria, e come tale esentato dal pagamento dei relativi oneri) ad altra destinazione urbanistica diversa da quelle considerate urbanizzazioni secondarie (così come definite dalla normativa, ossia dal decreto ministeriale 144/68 e dalle legge regionale 6/79), costituendo variante delle previsioni di piano regolatore generale o di piano urbanistico generale (rispettivamente prima e dopo l'adozione del pug del 26 luglio 2006) necessitava di un doppio passaggio in Consiglio comunale, rispettivamente per l'adozione e la successiva approvazione, previa pubblicazione ed esame delle eventuali osservazioni pervenute. Il cambio di destinazione d'uso, da quelli originariamente previsti (asilo e deposito) a quelli di fatto in essere (uffici provinciali), comporta un'ulteriore riduzione delle urbanizzazioni secondarie del quartiere, già carenti, per effetto della caducazione dei vincoli, atteso che gli uffici provinciali non possono essere considerati delle attrezzature amministrative di interesse comune (ex articolo 3 del decreto ministeriale 1444/68), ma, al più, attrezzature di interesse generale (ex articolo 4 del decreto ministeriale 1444/68)».

Questo aspetto, per Forza Trani, non è di poco conto: «Servirebbe un aumento del carico di urbanizzazioni secondarie del quartiere, in particolar modo dei parcheggi pertinenziali, da calcolarsi nella misura prevista dall'articolo 5 del decreto ministeriale 1444/68, per gli insediamenti di carattere commerciale e direzionale, e c'è la necessità di corrispondere gli oneri di urbanizzazione secondaria, essendo venuto meno il requisito che aveva consentito tale esonero. In ogni caso, la società Il nido della felicità srl ha richiesto il cambio di destinazione d'uso per i soli locali al piano terra, per cui i locali al piano interrato (inizialmente destinati a deposito, ed in seguito, sia pure irregolarmente, destinati ad attività commerciale), non hanno una destinazione urbanistica compatibile con quella prevista dalla Provincia (uffici, sala conferenze, archivio. Anche ritenendo regolare la delibera di Consiglio comunale numero 62/2010, i lavori di adeguamento (consistenti nella formazione di numerose pareti interne, nell'adeguamento tecnologico degli impianti esistenti e nella realizzazione degli impianti a servizio dei nuovi ambienti) avrebbero richiesto, ai sensi del regolamento edilizio e del testo unico in materia edilizia, il rilascio di apposito titolo abilitativo (Dia) , di cui non è dato sapere se sia stato o meno rilasciato. La proprietà, al termine dei lavori (previsti per il 31 gennaio 2011), avrebbe dovuto provvedere a variare la destinazione catastale dell'immobile al fine della regolarizzazione fiscale dello stesso; variazione che alla data odierna, non risulta ancora in atti».

La storia di quell'immobile risale al 1974 quando il Consiglio comunale di Trani approvò il piano di lottizzazione Caputo e Telesio. Il 10 aprile del 1981 ed il 9 marzo del 1988 vennero sottoscritte le convenzioni fra Comune di Trani e Società Novaco snc (divenuta proprietaria dell'area), per l'attuazione del piano di lottizzazione che prevedeva, oltre alla realizzazione di case ed alla infrastrutturazione viaria della maglia, la nascita di una struttura destinata ad asilo di uso pubblico. La giunta comunale (il 22 febbraio del 1990) stabilì l'esonero del solo contributo relativo alle opere di urbanizzazione secondaria per la realizzazione dell'asilo, in quanto l'attrezzatura scolastica costituisce di per sé opera di urbanizzazione secondaria (così come prevedeva l'articolo 9 della legge 10/1977). Per la realizzazione di quella struttura furono stipulati (il 14 giugno del 1990 e il 19 novembre del 1991, gli atti propedeutici all'integrazione della convenzione. Negli anni, in relazione all'immobile di via De Gemmis, furono rilasciate diverse concessioni edilizie: la numero 63 del 30 giugno 1990 (per la costruzione di un asilo nido, in favore della società Novaco snc), la numero 84 del 22 novembre 1991 (in variante, per la costruzione di un piano cantinato all'asilo nido e per la sistemazione del suolo, in favore della Novaco snc), la numero 56 del 25 giugno 1993 (di voltura alla società Il nido della Felicità Srl), la numero 51 del 26 settembre del 1994 (variante strutturale all'asilo nido con ampliamento della rampa di discesa al piano cantinato ad uso deposito e varianti di tramezzature sia al piano cantinato leggermente diminuito come estensione e sia al piano terra), più ulteriori varianti approvate dalla commissione edilizia nelle sedute del 3 febbraio 1995 e del 14 dicembre del 1995. Altre varianti in corso d'opera sono state comunicate il 24 febbraio del 1997 ed il 10 luglio dello stesso anno.

Sei anni dopo (28 gennaio del 2003) è sopraggiunta una richiesta di cambio di destinazione d'uso del piano terra per attività di servizi ed assistenza, attività ludiche ed in genere, manifestazioni per ragazzi, attività didattiche, scuole private di ogni ordine e grado, corsi professionali, gioco, sport. Il Consiglio comunale a luglio del 2006 adottò poi il piano urbanistico generale del Comune di Trani, il quale (all'articolo 3.03 delle norme tecniche di attuazione), individuava le urbanizzazioni secondarie in quelle già definite nell'articolo 3 del decreto ministeriale 1444/68 e nell'allegato C alla legge regionale 6/79. In conseguenza, il 13 dicembre del 2006, venne richiesto il cambio di destinazione d'uso del piano interrato per attività commerciale. Il dirigente dell'ufficio tecnico comunale, il 26 giugno 2008, autorizzò l'agibilità al piano interrato ad uso attività commerciale polifunzionale ed al piano terra ad attività di servizi ed assistenza, attività ludiche ed in genere, manifestazioni per ragazzi, attività didattiche, scuole private di ogni ordine e grado, corsi professionali, gioco, sport, dell'immobile in viale de Gemmis, di proprietà della società Il nido della felicità.

L'immobile venne accatastato il 15 luglio del 2008, con le seguenti categorie: piano interrato (D/8: Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, consistenza non disponibile), piano terra (D/8: consistenza non disponibile), primo piano (C/2: Magazzini e locali deposito, consistenza 13 mq), primo piano (F/5: Lastrico solare, consistenza 642 metri quadrati). Il 16 settembre del 2010 la società Il nido della felicità ha presentato istanza per ottenere, per il solo piano terra dell'immobile, tutte le destinazioni previste dall'articolo 3 del decreto ministeriale 1444/68, a cui ha fatto seguito la delibera di consenso del Consiglio comunale (la numero 62 del 26 novembre 2010).

All'iter comunale della pratica, fa seguito il percorso parallelo adottato dalla neocostituita Provincia Bat. Con deliberazione di giunta provinciale numero 24 del 18 novembre 2009, la Provincia ha espresso la necessità di individuare immobili da condurre in locazione per l'ubicazione degli uffici provinciali. A tale scopo è stato pubblicato un apposito avviso pubblico, cui sono seguite 24 manifestazioni di interesse, di cui 6 relative ad immobili ubicati nel Comune di Trani. A seguito dell'esame di queste manifestazioni di interesse, sono stati individuati due immobili nel Comune di Trani, fra cui quello di via Gemmis. Il parere favorevole, espresso dal dirigente provinciale del settore edilizia e manutenzione della Bat, era però subordinato ad una serie di modifiche da apportare: il cambio di destinazione urbanistica dell'immobile ad uso uffici, l'avvento di alcune modifiche distributive agli spazi interni al fine di assicurare il rispetto delle normative. La società Il nido della felicità srl, si impegnò ad effettuare i lavori richiesti entro il termine del 31 gennaio 2011, nonché a produrre le certificazioni indicate nel medesimo documento. Infine, il 4 aprile del 2011 gli uffici provinciali sono stati formalmente inaugurati.