Ufficio locale marittimo, Gadaleta lascia Trani

Dopo 5 anni ricoprirà un nuovo incarico presso la Capitaneria di Bari. Il bilancio in città. Tutti i numeri della sua attività

domenica 13 gennaio 2013 11.53
Si conclude ufficialmente oggi l'esperienza tranese (iniziata nel settembre del 2008) di Mario Gadaleta al timone del locale ufficio marittimo. Il trentanovenne molfettese ricoprirà un nuovo incarico presso la Capitaneria di porto di Bari.

Prima di tuffarsi nella nuova avventura, Gadaleta ripercorre i suoi quasi cinque anni trascorsi a Trani prima come comandante della motovedetta CP 539 e, successivamente, come comandante del porto e dell'ufficio locale marittimo di Trani, in cui, con i suoi uomini, ha condotto un'azione preventiva e repressiva finalizzata alla tutela della costa e del mare, dell'ambiente e del demanio marittimo. «Ho provveduto - dice - con l'aiuto della Regione Puglia alla sistemazione delle banchine e relative strade limitrofe di proprietà del demanio marittimo in modo da assicurare la sicurezza portuale. Di rilievo i numeri che hanno contraddistinto la mia era: 82 comunicazioni di reato, 404 violazioni amministrative, 63 sequestri penali, 47 sequestri amministrativi. Ed ancora 2122 metri di costa per inquinamento, uno stabilimento balneare, 9 occupazioni abusive sul demanio marittimo, 1 motopesca, 1 natante da diporto, 1 acqua scooter, 16 attrezzature per sub, 16 bombole da sub, 2780 metri di rete da posta, 1 rete a strascico e 6 palangari. A ciò si aggiungano i 35 chili di datteri di mare, i 95 chili di noci bianche, i 45 chili di mussoli, i 125 chili di taratuffi, i 130 chili di novellame marino, i 270 chili di pesce vario e gli oltre 3500 ricci di mare».

Di particolare importanza sono anche i soccorsi in mare condotti con la preziosissima collaborazione del personale della motovedetta CP 539 che hanno permesso, specialmente nel periodo estivo, di soccorrere ed aiutare numerose persone in difficoltà. L'ormai ex numero uno tranese, nel suo profondo ringraziamento alla città considerata per la sua bellezza la perla dell'Adriatico, non dimentica nessuno nella sua lunga lista e, partendo dalla propria famiglia che lo ha sempre sostenuto nei momenti di difficoltà, continua con tutto il personale militare e civile dell'Ufficio locale marittimo, ma ringrazia anche i rappresentanti delle istituzioni e delle altre forze dell'ordine che in questi anni hanno affiancato il proprio percorso. «Fervidi ringraziamenti - aggiunge Gadaleta - vanno all'amministrazione comunale, al locale commissariato, alla Compagnia dei Carabinieri, alla Compagnia della Guardia di Finanza, alla Polizia locale ma soprattutto alla comunità tranese alla quale va il plauso per aver dato la massima apertura e disponibilità».

Ciò che ha contraddistinto il comandante Gadaleta è stata la capacità di essere sempre presente, intrecciare rapporti umani con tutti coloro che chiedevano un incontro, un colloquio o una semplice informazione.