"Un no per riprenderci la democrazia": in campo il comitato referendario della Bat
Il portavoce Matteucci: «Più di 3000 firme per ogni quesito in soli due mesi»
giovedì 28 luglio 2016
14.50
«Un no per riprenderci la democrazia. Dobbiamo vincere il referendum di ottobre: non deciderà uno solo». E' con grande la soddisfazione che il referente del comitato referendario per il "no" Bat, Cosimo Matteucci, annuncia il lavoro svolto finora.
«In poco più di due mesi - scrive - abbiamo raccolto quasi 3000 firme per ciascun quesito referendario (2800 per il quesito contro la revisione costituzionale del Governo Renzi, 2700 per il quesito abrogativo delle norme sull'Italicum relative ai capilista e al premio di maggioranza): un buon risultato, se si considerano le difficoltà che abbiamo dovuto superare, compresi alcuni tentativi di strumentalizzazione e di boicottaggio. Alla fine però la nostra originaria concezione di un Comitato inclusivo, ha trovato definitiva e solida affermazione, anche oltre i perimetri provinciali. Infatti il Comitato della provincia BT ha chiamato tutti all'adunanza, rivolgendosi a tutti i cittadini, le associazioni, i sindacati, i movimenti, le forze politiche che si riconoscessero nella Carta Costituzionale, e che volessero difenderla dall'aggressione autoritaria del Governo Renzi. Per questi motivi, il nostro primo, grande ringraziamento è per i referenti dei Comitati cittadini e per i tanti volontari che, in condizioni difficili, hanno svolto un lavoro enorme».
«Ringraziamo le forze politiche, le associazioni, i sindacati e i cittadini che hanno aderito e sostenuto il Comitato referendario, e ringraziamo tutti i consiglieri comunali di ogni schieramento politico, di sinistra, centro, destra, Movimento 5 stelle e liste civiche, che si sono resi disponibili ad autenticare le sottoscrizioni: Anna Rizzi Francabandiera, Gennaro Calabrese, Giuseppe Dipaola, Maria Campese (Barletta); Michele e Vincenzo Coratella, Pietro di Pilato, Doriana Faraone, Donatello Loconte (Andria); Luisa Di Lernia, Antonella Pagani (Trani); Gianni Casella, Franco Napoletano (Bisceglie); Francesco Marrone, Anna Maria Tarantino (Trinitapoli); Aniello Masciulli, Salvatore Puttilli (San Ferdinando di Puglia); Grazia Galiotta (Margherita di Savoia); Michele Melacarne (Minervino Murge); Anna Serchisu e Maria Carbone (Spinazzola). Per il lavoro svolto su Barletta è doveroso un ringraziamento speciale agli attivisti del M5S e in particolare a Jessica Dicorato e Savio Chiariello, e alla consigliera comunale Anna Rizzi Francabandiera, senza i quali l'attività del Comitato locale sarebbe stata impossibile. Abbiamo informato i cittadini, abbiamo creato nuove relazioni, abbiamo alimentato la discussione e la partecipazione, e abbiamo costruito le premesse migliori per riversare, nella prossima campagna di settembre e ottobre per il Referendum costituzionale, le forze e le energie che abbiamo aggregato in questi mesi».
«A tal fine - conclude infine - in tutta la provincia verranno organizzati eventi e momenti informativi e di approfondimento: perché questo Referendum dobbiamo vincerlo, perché dobbiamo impedire il consolidamento elitario e classista del potere programmato dal Governo Renzi e dalle oligarchie finanziarie ed economiche che lo governano. Un no per riprenderci la democrazia: non deciderà uno solo».
«In poco più di due mesi - scrive - abbiamo raccolto quasi 3000 firme per ciascun quesito referendario (2800 per il quesito contro la revisione costituzionale del Governo Renzi, 2700 per il quesito abrogativo delle norme sull'Italicum relative ai capilista e al premio di maggioranza): un buon risultato, se si considerano le difficoltà che abbiamo dovuto superare, compresi alcuni tentativi di strumentalizzazione e di boicottaggio. Alla fine però la nostra originaria concezione di un Comitato inclusivo, ha trovato definitiva e solida affermazione, anche oltre i perimetri provinciali. Infatti il Comitato della provincia BT ha chiamato tutti all'adunanza, rivolgendosi a tutti i cittadini, le associazioni, i sindacati, i movimenti, le forze politiche che si riconoscessero nella Carta Costituzionale, e che volessero difenderla dall'aggressione autoritaria del Governo Renzi. Per questi motivi, il nostro primo, grande ringraziamento è per i referenti dei Comitati cittadini e per i tanti volontari che, in condizioni difficili, hanno svolto un lavoro enorme».
«Ringraziamo le forze politiche, le associazioni, i sindacati e i cittadini che hanno aderito e sostenuto il Comitato referendario, e ringraziamo tutti i consiglieri comunali di ogni schieramento politico, di sinistra, centro, destra, Movimento 5 stelle e liste civiche, che si sono resi disponibili ad autenticare le sottoscrizioni: Anna Rizzi Francabandiera, Gennaro Calabrese, Giuseppe Dipaola, Maria Campese (Barletta); Michele e Vincenzo Coratella, Pietro di Pilato, Doriana Faraone, Donatello Loconte (Andria); Luisa Di Lernia, Antonella Pagani (Trani); Gianni Casella, Franco Napoletano (Bisceglie); Francesco Marrone, Anna Maria Tarantino (Trinitapoli); Aniello Masciulli, Salvatore Puttilli (San Ferdinando di Puglia); Grazia Galiotta (Margherita di Savoia); Michele Melacarne (Minervino Murge); Anna Serchisu e Maria Carbone (Spinazzola). Per il lavoro svolto su Barletta è doveroso un ringraziamento speciale agli attivisti del M5S e in particolare a Jessica Dicorato e Savio Chiariello, e alla consigliera comunale Anna Rizzi Francabandiera, senza i quali l'attività del Comitato locale sarebbe stata impossibile. Abbiamo informato i cittadini, abbiamo creato nuove relazioni, abbiamo alimentato la discussione e la partecipazione, e abbiamo costruito le premesse migliori per riversare, nella prossima campagna di settembre e ottobre per il Referendum costituzionale, le forze e le energie che abbiamo aggregato in questi mesi».
«A tal fine - conclude infine - in tutta la provincia verranno organizzati eventi e momenti informativi e di approfondimento: perché questo Referendum dobbiamo vincerlo, perché dobbiamo impedire il consolidamento elitario e classista del potere programmato dal Governo Renzi e dalle oligarchie finanziarie ed economiche che lo governano. Un no per riprenderci la democrazia: non deciderà uno solo».