Un parcheggio nel terreno incolto di via Grecia

Richiesta del partito Socialista di Trani per il mercato del martedì. Risolverebbe buona parte dei problemi di traffico

sabato 29 giugno 2013 12.21
A seguito di numerose segnalazioni dei residenti del quartiere Sant'Angelo, la sezione locale del Partito Socialista di Trani pone all'attenzione dell'amministrazione alcune considerazioni in merito al mercato settimanale. Emanuele Calabrese si fa portavoce di un'istanza dei cittadini, i quali chiedono che il mercato ortofrutticolo, da più di due anni confinato in piazza Madre Teresa di Calcutta e via Jugoslavia, sia servito da un parcheggio attiguo.

«La zona più adeguata allo scopo – scrive Calabrese - è il terreno incolto in via Grecia, usato saltuariamente per ospitare gli spettacoli circensi e dove, oggi, solo pochi virtuosi posteggiano la propria auto, mentre persiste la cattiva abitudine dei più di parcheggiare in doppia o tripla fila o di lasciare la propria vettura in divieto di sosta e fermata sulla rampa di ingresso alla statale 16 bis. Per attrezzare a parcheggio il terreno non riteniamo sia necessario l'impiego di ingenti somme di denaro pubblico. Dal momento che appare utopistico che la zona possa essere adibita come check point per i pullman in ingresso in città, come proposto in precedenza dal gruppo consiliare dei Verdi, siamo fiduciosi che l'amministrazione si impegni attivamente per offrire delle risposte adeguate a questa semplice quanto fattibile richiesta, da tempo suggerita anche dagli stessi abitanti del quartiere».

I residenti della zona sono ormai quasi rassegnati alla situazione di prigionia temporanea in cui versano settimanalmente in occasione del mercato del martedì, data la completa chiusura al traffico delle strade interessate. Per questo motivo, Calabrese auspica il miglioramento della viabilità del quartiere con un maggiore interesse dell'amministrazione riguardo la questione del parcheggio «che consentirebbe – dice l'esponente socialisa - una migliore accessibilità del mercato da parte dell'intera cittadinanza».