«Una manifestazione d'intenti per la liberazione di Liu Xiaobo»

Lo chiede la quinta commissione: «Se ne parli in Consiglio»

giovedì 28 ottobre 2010
I consiglieri comunali tranesi che compongono la quinta commissione (Sotero, Ferri, Paradiso, Marinaro), hanno presentato una richiesta al presidente del Consiglio comunale, affinchè venga posto quanto prima all'ordine del giorno di una prossima seduta, una manifestazione di intenti atta a qualsiasi iniziativa per la immediata ed incondizionata liberazione di Liu Xiaobo, di sua moglie Liu Xia, dissidenti del regime cinese, e a garantire la piena incolumità dei loro familiari. Di seguito il testo della mozione che s'intende portare all'attenzione del Consiglio:



«Premesso che Liu Xaobo, 54 anni, cittadino cinese ed ex professore universitario di filosofia, vincitore del premio nobel per la pace, nel 1989 viene arrestato e incarcerato per aver partecipato allo sciopero della fame degli studenti cinesi; premesso che Liu Xiaobo, 54 anni, cittadino cinese ed ex professore universitario di filosofia, vincitore del premio nobel per la pace, nel 2009 è stato condannato a 11 anni di prigione per istigazione alla sovversione, reo di aver partecipato alla stesura di Carta08, un documento favorevole alla democrazia sottoscritto da migliaia di cittadini cinesi; premesso che Liu Xia, moglie di Liu Xiaobo, che ha dato al marito in carcere la notizia della vittoria del premio nobel per la pace, si trova agli arresti domiciliari, con le autorità che le impediscono contatti con l'esterno, pur non essendo stata accusata formalmente di alcun crimine, colpevole solamente di essere la moglie di un sovversivo; vista la riprovevole questione della sorveglianza sui presunti dissidenti, che in Cina emerge in occasione di ogni avvenimento o anniversario che mettono il paese asiatico sotto i riflettori dell'opinione pubblica mondiale; considerato che a Liu Xia potrebbe toccare la stessa sorte di altri familiari di dissidenti imprigionati; quella di rimanere sotto uno stretto controllo delle forze di sicurezza cinesi che impediscono loro di avere contatti con persone, ritenute dalle autorità cinese scomode, come i giornalisti e i diplomatici stranieri; impegna il sindaco ed il presidente del Consiglio comunale a sostenere qualsiasi iniziativa volta alla immediata ed incondizionata liberazione di Liu Xiaobo e di sua moglie Liu Xia e a garantire la piena incolumità dei loro familiari».