Zona Gialla: fioccano le prenotazioni per il pranzo San Valentino, ma non soltanto
I ristoratori tranesi: "Voglia di normalità, di gusto della vita"
giovedì 11 febbraio 2021
16.01
Un fine settimana da "tutto esaurito" a pranzo a Trani: dalle trattorie ai ristoranti stellati, ogni tipo di locale registra una marea di prenotazioni, una risposta davvero positiva per il settore della ristorazione con il ritorno della Puglia in zona gialla. In molte strutture è addirittura impossibile trovare un tavolo libero. E Trani si conferma capitale del gusto anche in tempi di pandemia.
I telefoni hanno cominciato a squillare in tempi…non sospetti già da un paio di settimane fa: quando si era ancora in zona arancione ma i dati sembravano far ben sperare, sono arrivate prenotazioni soprattutto da fuori città. E così le sale saranno ben piene, con le dovute distanze e prescrizioni, sia per il prossimo fine settimane che anche per i successivi.
E il fatto che domenica 14 coincida anche con la festa di S. Valentino è una buona combinazione che va ad aggiungersi alla voglia di convivialità. Misurata, sia chiaro: 4 persone a tavolo di regola, misure e distanziamenti, e quant'altro.
"La gente non ce la fa più – dice Alessandro Gallo, patron dell'omonimo ristorante sul porto di Trani – vuole uscire, incontrarsi, certamente in sicurezza, condividere, gustare la vita. Essere normali. Il ristorante è uno dei luoghi migliori per farlo. La convivialità: e abbiamo prenotazioni anche per le prossime settimane".
Chiamiamola dunque voglia di normalità: "Due ore dopo l'annuncio della zona gialla – dice lo stellatissimo Felice Sgarra di Casa Sgarra – avevamo già terminato i posti per il fine settimana. Ma le chiamate continuano per ogni mattinata. Voglia di ritrovarsi. Desiderio di tornare alla socialità. E anche di gustarsi questa città", certo magari dopo la salsa al lampone e cioccolato caldo con la meringa che ricorda il cuore per la festa degli innamorati.
"E' San Valentino ma sembra Capodanno – sottolinea Enzo Perna, da 24 anni con "La Banchina" al porto – e la zona gialla ha come stappato quella voglia di stare insieme, seduti a tavola a chiacchierare davanti ad un buon piatto. Davanti a questo mare. In sicurezza e distanziati: speriamo che possa andare sempre meglio. Per noi e per tutti".
Troppo tempo in cui le uniche opzioni disponibili sono state asporto e consegna a domicilio: "Altro è accomodarsi in un ristorante, farsi servire al tavolo da camerieri e sommelier, chiacchierare finalmente rilassati – racconta Pasquale Crocetta dal Pescandalo – e in compagnia. Abbiamo ricevuto prenotazioni per il pranzo già dalle settimane precedenti all'annuncio della zona gialla. Cerchiamo di accontentare tutti".
Da Taranto, da Foggia, da Matera e anche da Napoli, nonostante il tempo non prometta bene: "Continuano a telefonare, sono disposti a prenotare per le prossime settimane – racconta Antonio Del Curatolo de "Le Lampare al fortino" – e si tratta di gente anche diversa della clientela storica, a testimonianza del desiderio di uscire e godersi le giornate".
Anche a Bistrot27 il fine settimana "giallo" è al completo: "Finalmente, ma non lo dico solo dal punto di vista economico – spiega sinceramente Domenico Di Leone – ma anche sociale: le numerose prenotazioni registrate sono anche sintomo di desiderio di normalità, di stare bene, di gustare il buon cibo ma anche la vita".
E anche "Le Arcate" di via San Giorgio riaprono a pranzo: "Un fine settimana che coincide con San Valentino – dice Alessandro Amoruso - e noi siamo pronti per i nostri clienti. La gente ha voglia di normalità. E noi ristoratori ancor di più".
Non mancano le preoccupazioni comuni. In primis c'è quella di dover richiudere a breve, come già accaduto. Ma è meglio pensare in positivo: magari seguire l'esempio viene da Madrid, in Spagna, dove i ristoranti possono rimanere aperti fino alle 22. Forse, con tutte le precauzioni, si potrebbe fare anche in Italia, e sarebbe senz'altro una boccata d'ossigeno.
I telefoni hanno cominciato a squillare in tempi…non sospetti già da un paio di settimane fa: quando si era ancora in zona arancione ma i dati sembravano far ben sperare, sono arrivate prenotazioni soprattutto da fuori città. E così le sale saranno ben piene, con le dovute distanze e prescrizioni, sia per il prossimo fine settimane che anche per i successivi.
E il fatto che domenica 14 coincida anche con la festa di S. Valentino è una buona combinazione che va ad aggiungersi alla voglia di convivialità. Misurata, sia chiaro: 4 persone a tavolo di regola, misure e distanziamenti, e quant'altro.
"La gente non ce la fa più – dice Alessandro Gallo, patron dell'omonimo ristorante sul porto di Trani – vuole uscire, incontrarsi, certamente in sicurezza, condividere, gustare la vita. Essere normali. Il ristorante è uno dei luoghi migliori per farlo. La convivialità: e abbiamo prenotazioni anche per le prossime settimane".
Chiamiamola dunque voglia di normalità: "Due ore dopo l'annuncio della zona gialla – dice lo stellatissimo Felice Sgarra di Casa Sgarra – avevamo già terminato i posti per il fine settimana. Ma le chiamate continuano per ogni mattinata. Voglia di ritrovarsi. Desiderio di tornare alla socialità. E anche di gustarsi questa città", certo magari dopo la salsa al lampone e cioccolato caldo con la meringa che ricorda il cuore per la festa degli innamorati.
"E' San Valentino ma sembra Capodanno – sottolinea Enzo Perna, da 24 anni con "La Banchina" al porto – e la zona gialla ha come stappato quella voglia di stare insieme, seduti a tavola a chiacchierare davanti ad un buon piatto. Davanti a questo mare. In sicurezza e distanziati: speriamo che possa andare sempre meglio. Per noi e per tutti".
Troppo tempo in cui le uniche opzioni disponibili sono state asporto e consegna a domicilio: "Altro è accomodarsi in un ristorante, farsi servire al tavolo da camerieri e sommelier, chiacchierare finalmente rilassati – racconta Pasquale Crocetta dal Pescandalo – e in compagnia. Abbiamo ricevuto prenotazioni per il pranzo già dalle settimane precedenti all'annuncio della zona gialla. Cerchiamo di accontentare tutti".
Da Taranto, da Foggia, da Matera e anche da Napoli, nonostante il tempo non prometta bene: "Continuano a telefonare, sono disposti a prenotare per le prossime settimane – racconta Antonio Del Curatolo de "Le Lampare al fortino" – e si tratta di gente anche diversa della clientela storica, a testimonianza del desiderio di uscire e godersi le giornate".
Anche a Bistrot27 il fine settimana "giallo" è al completo: "Finalmente, ma non lo dico solo dal punto di vista economico – spiega sinceramente Domenico Di Leone – ma anche sociale: le numerose prenotazioni registrate sono anche sintomo di desiderio di normalità, di stare bene, di gustare il buon cibo ma anche la vita".
E anche "Le Arcate" di via San Giorgio riaprono a pranzo: "Un fine settimana che coincide con San Valentino – dice Alessandro Amoruso - e noi siamo pronti per i nostri clienti. La gente ha voglia di normalità. E noi ristoratori ancor di più".
Non mancano le preoccupazioni comuni. In primis c'è quella di dover richiudere a breve, come già accaduto. Ma è meglio pensare in positivo: magari seguire l'esempio viene da Madrid, in Spagna, dove i ristoranti possono rimanere aperti fino alle 22. Forse, con tutte le precauzioni, si potrebbe fare anche in Italia, e sarebbe senz'altro una boccata d'ossigeno.