Flora: «Lascio il calcio. Domenica non so se far giocare la squadra»

E i giocatori del Trani vanno a far visita al tifoso ferito. La foto dell'incontro

venerdì 7 maggio 2010
«Dopo 12 anni lascio il mondo del calcio. Non mi identifico più in questo sistema. Il dilettantismo è diventato un mondo di cartapesta, un palcoscenico dove hanno trovato posto tanti personaggi di basso profilo. Io non ci sto più, non condivido l'organizzazione e la gestione di queste categorie e non intendo continuare a farne parte. Domenica non so se la mia squadra giocherà la gara di ritorno della finale. Sto pensando di non far scendere in campo il Trani. La mia non è una protesta, voglio solo lanciare un segnale a chi crede nello sport vero e investe denaro nel dilettantismo. Questa gente ha il diritto di avere una organizzazione migliore e giusta». Sono queste le dichiarazioni salienti di un'intervista che il presidente della Fortis, Antonio Flora, ha rilasciato al giornalista Vito Prigigallo de La Gazzetta del Mezzogiorno.



Intanto una nutrita delegazione di giocatori della Fortis Trani è andata a far visita ad Alessandro, il tifoso tranese che ha perso un occhio durante gli incidenti scoppiati allo stadio Poli di Molfetta. Il capitano, Francesco Latartara, ed altri otto compagni si sono recati a Bari per portare al giovane tranese un pallone autografato dai calciatori e l'incoraggiamento di tutta la società e di tutta la squadra.