Scuola Fabiano, Trani#aCapo: «Avevamo già dubbi sui lavori di adeguamento»

Sulle infiltrazioni d'acqua alla scuola Fabiano interviene l'esponente di Trani#aCapo, Maria Grazia Cinquepalmi. «Il 14 settembre - scrive in una nota - abbiamo denunciato pubblicamente che nelle aule della Fabiano pioveva. Lo abbiamo fatto dopo aver verificato direttamente la situazione, recandoci a scuola. Quel giorno c'era Consiglio comunale e prima un consigliere comunale di maggioranza e poi il sindaco, come sempre, si sono scagliati contro di noi: "Tutto falso", il solito refrain di fronte alle denunce di Trani#ACapo. Siamo già intervenuti disse il sindaco, i problemi saranno eliminati in pochi giorni. Il riferimento era a un ponteggio montato in fretta e furia solo dopo il nostro sopralluogo».

«Avevamo grandi dubbi su quei lavori - continua - come ne abbiamo tanti su quelli fatti nella scuola Pertini, ma decidemmo di tacere, nell'interesse dei bambini e delle loro famiglie. L'importante, pensammo, è che i problemi vengano risolti, sia da una parte che dall'altra. E invece, due mesi dopo, siamo alle prese con gli stessi problemi. Le piogge degli ultimi giorni hanno infatti causato, ancora una volta, numerose infiltrazioni all'interno della scuola, che si sono estese nel soffitto, nonostante i lavori di adeguamento che pare abbiano interessato solo una parte del lastrico solare della stessa struttura. Martedì mattina dal soffitto dello stabile e in più punti ha cominciato nuovamente a piovere, costringendo il personale ai soliti metodi di fortuna (secchi, panche di divisione, panni) per evitare che i bambini si bagnassero o che, peggio, si facessero male. Questa situazione è inaccettabile. Peraltro sono problemi che il Comune conosceva benissimo e su cui si doveva intervenire per tempo. Il sindaco, nel Consiglio comunale del 14 settembre, si vantò di aver affidato con tempismo i lavori di manutenzione straordinaria per la impermeabilizzazione del lastrico solare della scuola. In effetti i lavori sono stati affidati ed eseguiti da una ditta di Trani con una spesa di 26.903,66. E' evidente che l'intervento non è stato risolutivo e che i soldi sono stati spesi male».

«Chi attesterà ora - prosegue - che non vi sono pericoli per l'incolumità degli alunni e del personale scolastico? Quale intervento intende promuovere il sindaco in considerazione del fatto che in quel plesso scolastico sono stati trasferiti anche i bambini della scuola Pertini? Anche nella scuola Pertini erano stati eseguiti nel mese di settembre interventi di manutenzione straordinaria inerenti la copertura e impermeabilizzazione, ma analogamente alla Fabiano, i problemi non sono stati risolti, tant'è vero che i bambini sono starti trasferiti altrove. Come si vede si tratta di due casi in cui i soldi sono stati spesi senza che il problema sia stato risolto. Andrebbe verificato se il lavoro delle imprese sia stato svolto a regola d'arte e perché il problema persista. Già sappiamo che ora ci diranno che non capiamo niente, che quei lavori non potevano essere risolutivi, che ci sono altri soldi da spendere. Bene, ma visto che loro capiscono tutto e sono così bravi, perché non si sono mossi per tempo e non hanno risolto tutti i problemi? Pretendiamo di sapere dal sindaco - rincara la consigliera di TraniAcapo - cosa intende fare a tutela dei bambini e del personale scolastico, e pretendiamo che qualcuno metta per iscritto che la scuola è sicura e non c'è alcun pericolo. Preannunciamo che in mancanza di soluzioni vere e tempestive e di queste rassicurazione, provvederemo anche noi a chiedere l'intervento delle autorità preposte».

Il consigliere di opposizione ricorda, infine, che «sui lavori per la messa in sicurezza delle scuole mesi fa abbiamo sollecitato l'amministrazione con una proposta, ma naturalmente non abbiamo ricevuto alcuna risposta. E' un anno che annunciano lavori, ma il dato di fatto è che la stragrande maggioranza degli edifici scolastici di Trani è in condizioni pietose: le scuole medie Giustina Rocca, Baldassare e Bovio hanno bisogno di interventi urgenti, in realtà ne avevano bisogno prima dell'inizio dell'anno scolastico, e invece siamo ancora agli annunci».