
Salute d'asporto
Aumento di peso dopo le vacanze: cosa è importante sapere
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
sabato 27 dicembre 2025
7.45
Le vacanze di Natale sono caratterizzate da pasti interminabili ed abbondanti, ma anche da un notevole aumento di peso sulla bilancia, peso in eccesso che non è quasi mai grasso.
Controllando il proprio peso con regolarità è facile notare che il numero sulla bilancia salga rapidamente dopo qualche giorno di alimentazione più ricca del solito, soprattutto a base di carboidrati e junk food. Un aumento che viene spesso vissuto con preoccupazione e senso di colpa, come se in pochi giorni si fosse compromesso l'equilibrio costruito in mesi.
La fisiologia ci viene in contro per spiegare come mai questo aumento di peso temporaneo si verifica, infatti l'aumento di peso osservato nelle 24–72 ore successive a pasti abbondanti – tipici delle festività natalizie – è transitorio e dovuto principalmente ad aumento del comparto di liquidi (ritenzione idrica), accumulo di glicogeno (riserva di zuccheri) muscolare ed epatico e la risposta infiammatoria post-prandiale
Non si verifica, infatti, un reale incremento della massa grassa, poiché per aumentare la massa grassa di un solo chilogrammo è necessario un surplus energetico cumulativo di circa 7.000–7.700 chilocalorie, mantenuto nel tempo.
Questo significa che è metabolicamente impossibile trasformare in grasso uno o due chili nel giro di un paio di giorni, anche dopo pranzi e cene abbondanti.
Il corpo umano infatti non funziona come una calcolatrice: a livello biochimico e fisiologico la deposizione di tessuto adiposo è un processo lento, regolato e cumulativo. Il peso che sale rapidamente dopo le feste non racconta quindi un aumento di grasso, ma un adattamento fisiologico temporaneo.
Durante le vacanze natalizie aumentano soprattutto alimenti come pane, pasta, dolci, prodotti da forno e zuccheri raffinati. Quando assumiamo carboidrati, il glucosio in eccesso viene immagazzinato sotto forma di glicogeno, la riserva energetica del corpo, localizzata principalmente nei muscoli e nel fegato.
Inoltre ogni grammo di glicogeno lega circa 3 grammi di acqua e questo significa che una dieta più ricca di carboidrati può portare rapidamente ad un aumento del peso corporeo dovuto all'idratazione del glicogeno, non all'accumulo di grasso. È uno dei motivi principali per cui il peso aumenta dopo le feste e diminuisce altrettanto rapidamente con il ritorno a un'alimentazione abituale.
Oltre ai carboidrati, durante le festività aumentano anche i cosiddetti junk food, ovvero gli alimenti ultra-processati ricchi di zuccheri, grassi saturi, grassi trans e sodio.
Questo tipo di alimentazione induce una risposta metabolica definita infiammazione post-prandiale, che si delinea da un punto di vista pratico come ritenzione di liquidi, gonfiore e aumento del peso corporeo.
Un altro protagonista dell'aumento di peso post-festivo è l'insulina. I pasti ricchi di carboidrati ad alto indice glicemico stimolano una forte secrezione insulinica, che non solo regola la glicemia, ma favorisce anche il riassorbimento renale di sodio, che si traduce come più acqua trattenuta dall'organismo.
La bilancia misura il peso totale, ma non distingue tra massa grassa, massa muscolare, acqua corporea, contenuto intestinale. Affidarsi al peso quotidiano per valutare reali cambiamenti della composizione corporea è quindi fuorviante. Le fluttuazioni osservate dopo le vacanze di Natale sono fisiologiche e previste, ma spesso vengono interpretate in modo errato, alimentando ansia e frustrazione.
Il peso che aumenta dopo le vacanze di Natale non è grasso "in più", ma il risultato di processi fisiologici ben documentati: accumulo di glicogeno, ritenzione idrica e infiammazione post-prandiale.
Conoscere questi meccanismi permette di vivere il ritorno alla routine con maggiore consapevolezza, evitando allarmismi inutili e ristabilendo un rapporto più sereno con il proprio corpo e con il cibo.
Controllando il proprio peso con regolarità è facile notare che il numero sulla bilancia salga rapidamente dopo qualche giorno di alimentazione più ricca del solito, soprattutto a base di carboidrati e junk food. Un aumento che viene spesso vissuto con preoccupazione e senso di colpa, come se in pochi giorni si fosse compromesso l'equilibrio costruito in mesi.
La fisiologia ci viene in contro per spiegare come mai questo aumento di peso temporaneo si verifica, infatti l'aumento di peso osservato nelle 24–72 ore successive a pasti abbondanti – tipici delle festività natalizie – è transitorio e dovuto principalmente ad aumento del comparto di liquidi (ritenzione idrica), accumulo di glicogeno (riserva di zuccheri) muscolare ed epatico e la risposta infiammatoria post-prandiale
Non si verifica, infatti, un reale incremento della massa grassa, poiché per aumentare la massa grassa di un solo chilogrammo è necessario un surplus energetico cumulativo di circa 7.000–7.700 chilocalorie, mantenuto nel tempo.
Questo significa che è metabolicamente impossibile trasformare in grasso uno o due chili nel giro di un paio di giorni, anche dopo pranzi e cene abbondanti.
Il corpo umano infatti non funziona come una calcolatrice: a livello biochimico e fisiologico la deposizione di tessuto adiposo è un processo lento, regolato e cumulativo. Il peso che sale rapidamente dopo le feste non racconta quindi un aumento di grasso, ma un adattamento fisiologico temporaneo.
Durante le vacanze natalizie aumentano soprattutto alimenti come pane, pasta, dolci, prodotti da forno e zuccheri raffinati. Quando assumiamo carboidrati, il glucosio in eccesso viene immagazzinato sotto forma di glicogeno, la riserva energetica del corpo, localizzata principalmente nei muscoli e nel fegato.
Inoltre ogni grammo di glicogeno lega circa 3 grammi di acqua e questo significa che una dieta più ricca di carboidrati può portare rapidamente ad un aumento del peso corporeo dovuto all'idratazione del glicogeno, non all'accumulo di grasso. È uno dei motivi principali per cui il peso aumenta dopo le feste e diminuisce altrettanto rapidamente con il ritorno a un'alimentazione abituale.
Oltre ai carboidrati, durante le festività aumentano anche i cosiddetti junk food, ovvero gli alimenti ultra-processati ricchi di zuccheri, grassi saturi, grassi trans e sodio.
Questo tipo di alimentazione induce una risposta metabolica definita infiammazione post-prandiale, che si delinea da un punto di vista pratico come ritenzione di liquidi, gonfiore e aumento del peso corporeo.
Un altro protagonista dell'aumento di peso post-festivo è l'insulina. I pasti ricchi di carboidrati ad alto indice glicemico stimolano una forte secrezione insulinica, che non solo regola la glicemia, ma favorisce anche il riassorbimento renale di sodio, che si traduce come più acqua trattenuta dall'organismo.
La bilancia misura il peso totale, ma non distingue tra massa grassa, massa muscolare, acqua corporea, contenuto intestinale. Affidarsi al peso quotidiano per valutare reali cambiamenti della composizione corporea è quindi fuorviante. Le fluttuazioni osservate dopo le vacanze di Natale sono fisiologiche e previste, ma spesso vengono interpretate in modo errato, alimentando ansia e frustrazione.
Il peso che aumenta dopo le vacanze di Natale non è grasso "in più", ma il risultato di processi fisiologici ben documentati: accumulo di glicogeno, ritenzione idrica e infiammazione post-prandiale.
Conoscere questi meccanismi permette di vivere il ritorno alla routine con maggiore consapevolezza, evitando allarmismi inutili e ristabilendo un rapporto più sereno con il proprio corpo e con il cibo.



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