
Salute d'asporto
Carenza muscolare e difficoltà nel perdere peso
Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
domenica 8 giugno 2025
La sarcopenia, ovvero la perdita progressiva di massa e forza muscolare, è una condizione spesso trascurata, ma che gioca un ruolo centrale nelle difficoltà che molte persone incontrano nel dimagrire. Questo fenomeno non riguarda solo l'invecchiamento, ma è sempre più diffuso anche tra adulti sedentari, anche giovani, in sovrappeso o con un'alimentazione squilibrata.
Il muscolo scheletrico non è solo un tessuto "meccanico", ma un organo endocrino e metabolico attivo, coinvolto nell'equilibrio della glicemia, nell'ossidazione dei grassi e nella regolazione dell'infiammazione. Perdere massa muscolare, quindi, non significa solo diventare fisicamente più deboli, ma esporsi a diverse malattie, come sindrome metabolica, obesità viscerale, insulino-resistenza e steatosi epatica non alcolica (NAFLD).
Uno dei principali meccanismi che spiegano il legame tra sarcopenia e aumento di peso è l'insulino-resistenza. Il muscolo è il principale "utilizzatore" del glucosio nel corpo, infatti circa il 75% del metabolismo del glucosio è carico del muscolo. Quando la massa muscolare diminuisce, anche la capacità di metabolizzare gli zuccheri si riduce e perciò il corpo entra in fase di compensazione producendo più insulina, con conseguente iperinsulinemia. Questo meccanismo, col tempo, blocca la perdita di peso e promuove l'accumulo di grasso.
Inoltre il muscolo, soprattutto se stimolato, è in grado di produrre molecole, chiamate miochine, che hanno un effetto antiinfiammatorio e inducono l'attivazione del processo lipolitico, ovvero quel processo che porta alla lisi dei grassi e, quindi, al dimagrimento.
La sedentarietà e l'inattività non solo riducono la massa muscolare, ma bloccano anche questi segnali positivi e allo stesso tempo, l'accumulo di grasso e la riduzione della funzione mitocondriale nei muscoli aumentano lo stato infiammatorio cronico.
Anche la vitamina D gioca un ruolo: la sua carenza, comune negli anziani ma anche nei soggetti in sovrappeso, aggrava la debolezza muscolare e promuove l'accumulo di grasso a livello epatico.
Una corretta alimentazione, in particolare un adeguato apporto proteico quotidiano, è fondamentale per prevenire e contrastare la sarcopenia. Le proteine devono essere assunte regolarmente ogni giorno e non "compensate" come si può fare con le calorie. Se il fabbisogno giornaliero è di 80 grammi di proteine, non basta mangiarne 40 oggi e 120 domani: il corpo, in carenza, saccheggia il muscolo per ottenere gli aminoacidi necessari. E l'eccesso del giorno dopo, superata la soglia utile per la sintesi proteica, viene trasformato in grasso.
La combinazione di un'alimentazione bilanciata con il giusto apporto proteico, attività fisica regolare (soprattutto allenamento di resistenza) e uno stile di vita attivo è oggi l'unica strategia efficace e sostenibile per preservare la massa muscolare, migliorare la composizione corporea e dimagrire in modo sano.
Affrontare la sarcopenia e le difficoltà nel dimagrimento richiede costanza e consapevolezza, ma i benefici per la salute metabolica, cardiovascolare e generale sono profondi. Il muscolo non è solo forza: è salute, prevenzione e longevità.
Il muscolo scheletrico non è solo un tessuto "meccanico", ma un organo endocrino e metabolico attivo, coinvolto nell'equilibrio della glicemia, nell'ossidazione dei grassi e nella regolazione dell'infiammazione. Perdere massa muscolare, quindi, non significa solo diventare fisicamente più deboli, ma esporsi a diverse malattie, come sindrome metabolica, obesità viscerale, insulino-resistenza e steatosi epatica non alcolica (NAFLD).
Uno dei principali meccanismi che spiegano il legame tra sarcopenia e aumento di peso è l'insulino-resistenza. Il muscolo è il principale "utilizzatore" del glucosio nel corpo, infatti circa il 75% del metabolismo del glucosio è carico del muscolo. Quando la massa muscolare diminuisce, anche la capacità di metabolizzare gli zuccheri si riduce e perciò il corpo entra in fase di compensazione producendo più insulina, con conseguente iperinsulinemia. Questo meccanismo, col tempo, blocca la perdita di peso e promuove l'accumulo di grasso.
Inoltre il muscolo, soprattutto se stimolato, è in grado di produrre molecole, chiamate miochine, che hanno un effetto antiinfiammatorio e inducono l'attivazione del processo lipolitico, ovvero quel processo che porta alla lisi dei grassi e, quindi, al dimagrimento.
La sedentarietà e l'inattività non solo riducono la massa muscolare, ma bloccano anche questi segnali positivi e allo stesso tempo, l'accumulo di grasso e la riduzione della funzione mitocondriale nei muscoli aumentano lo stato infiammatorio cronico.
Anche la vitamina D gioca un ruolo: la sua carenza, comune negli anziani ma anche nei soggetti in sovrappeso, aggrava la debolezza muscolare e promuove l'accumulo di grasso a livello epatico.
Una corretta alimentazione, in particolare un adeguato apporto proteico quotidiano, è fondamentale per prevenire e contrastare la sarcopenia. Le proteine devono essere assunte regolarmente ogni giorno e non "compensate" come si può fare con le calorie. Se il fabbisogno giornaliero è di 80 grammi di proteine, non basta mangiarne 40 oggi e 120 domani: il corpo, in carenza, saccheggia il muscolo per ottenere gli aminoacidi necessari. E l'eccesso del giorno dopo, superata la soglia utile per la sintesi proteica, viene trasformato in grasso.
La combinazione di un'alimentazione bilanciata con il giusto apporto proteico, attività fisica regolare (soprattutto allenamento di resistenza) e uno stile di vita attivo è oggi l'unica strategia efficace e sostenibile per preservare la massa muscolare, migliorare la composizione corporea e dimagrire in modo sano.
Affrontare la sarcopenia e le difficoltà nel dimagrimento richiede costanza e consapevolezza, ma i benefici per la salute metabolica, cardiovascolare e generale sono profondi. Il muscolo non è solo forza: è salute, prevenzione e longevità.


.jpg)

j.jpg)




Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani