Tiroide
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Salute d'asporto

Nutrizione e tiroide

Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca

Gli squilibri della tiroide possono essere di tipo primario, ovvero dipendere da disfunzioni della ghiandola, o secondario, cioè dipendere da alterazioni dei sistemi di regolazione ormonale o legati ad alterazioni metaboliche, di trasporto e conversione degli stessi ormoni. Sono diverse le condizioni che determinano questi fenomeni, tra cui stress cronico, esposizione a tossine di vario genere (interferenti endocrini), reazioni avverse gli alimenti, malattie immunitarie, carenze/eccessi alimentari, disturbi del sonno, sovrappeso, obesità e sedentarietà.

La produzione degli ormoni tiroidei è regolata dall'ormone TSH, prodotto dall'ipofisi, sotto stimolo dell'ormone TRH, prodotto dall'ipotalamo. Questo meccanismo di produzione è regolato dal sistema a feedback, ovvero se i livelli di ormoni tiroidei salgono troppo viene bloccata la produzione dell'ormone TSH, mentre se i livelli degli ormoni tiroidei scendono si ha una stimolazione del TSH. I livelli di TSH sono quindi aumentati nell'ipotiroidismo e diminuiti nell'ipertiroidismo.

Gli ormoni tiroidei svolgono numerose funzioni metaboliche:
- Regolazione del Metabolismo Basale stimolando il consumo di ossigeno e la termogenesi con produzione di calore per mantenere la temperatura corporea ottimale
- Ossidazione dei grassi per la produzione energetica
- Metabolismo dei carboidrati: favoriscono la captazione del glucosio, migliorando la sensibilità dell'insulina ed aumentando sia le riserve che la disponibilità di glucosio ematico.
- Metabolismo delle proteine: sono fondamentali per la sintesi proteica, ma in eccesso provocano catabolismo proteico.
- Sono fondamentali per il corretto funzionamento del SNC, della contrattilità cardiaca, dell'apparato gastrointestinale, per la crescita di capelli, annessi cutanei e pelle.

I micronutrienti necessari per il metabolismo tiroideo sono:
- Ferro: gli enzimi che operano per la produzione degli ormoni tiroidei hanno necessità di ferro per il loro funzionamento
- Iodio: è necessario per la formazione degli ormoni tiroidei, ma una sua carenza o un suo eccesso sono correlati ad ipotiroidismo.
- Selenio, Zinco: necessari per il metabolismo enzimatico della tiroide
- Vitamina A: una sua carenza provoca diminuzione dell'assorbimento di iodio a livello tiroideo ed altre complicazioni a carico della tiroide.

Da un punto di vista dietetico per ottimizzare le funzionalità tiroidee è bene:
- Utilizzare una dieta normo-calorica con un giusto apporto di carboidrati
- Seguire una scelta ad eliminazione (almeno parziale e nei primi tempi) di allergeni ed alimenti che potrebbero alimentare l'infiammazione sistemica.
- Eliminare la soia, anche se gli studi sono discordanti, in quanto essa abbasserebbe la biodisponibilità di iodio tiroideo.
- Ridurre le Crucifere, come cavoli, ravanelli, verza, rucola, rafano...etc. in quanto contengono un principio attivo (pesticida naturale) che agisce diminuendo lo iodio ed inibendo la tiroxina (T4).
- Non utilizzare l'integratore L-Carnitina e mantenere una dieta a basso carico glicemico, utilizzando prevalentemente fonti di carboidrati complessi, come cereali, frutta, tuberi.
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