Vigor, la rimonta dei tranesi fino alla riammissione in Eccellenza

Il comunicato numero 100 giunto in settimana dalla Figc Puglia ha ratificato la riammissione della Vigor Trani nel torneo di Eccellenza 2017-18 a completamento dell'organico in conseguenza del posto vacante determinatosi con la promozione in serie D dell'Altamura. Si tratta, dunque, di un inserimento nei quadri del massimo torneo regionale pugliese (e non di ripescaggio) dato che le caselle occupate nello scorso campionato da Cerignola, Hellas Taranto, Molfetta Sportiva e Vigor Trani sono state rilevate da Fasano, Omnia Bitonto, Corato ed Aradeo, ossia le compagini che si sono aggiudicate i gironi di Promozione (le prime giungendo al primo posto, le altre vincendo i rispettivi playoff). Il salto di categoria dei biancorossi altamurani, inoltre, ha reso necessaria l'ammissione in Eccellenza di un'altra squadra per completare l'organico delle 16 partecipanti: la scelta è ricaduta sul Trani grazie al miglior piazzamento nei confronti delle altre retrocesse.

Lo staff dirigenziale capeggiato da Michele Amato ha rilevato ad ottobre 2016 un sodalizio ormai prossimo al fallimento a causa della scellerata gestione societaria di inizio stagione. Dopo aver proceduto ad una riorganizzazione generale, nel mese di novembre il club affida la panchina a mister Giacomo Pettinicchio ingaggiando alcuni calciatori svincolati. Il punto raggranellato contro l'Hellas Taranto e le evitabili sconfitte contro Casarano e Gallipoli non fanno progredire una classifica sempre più deficitaria che a dicembre, in considerazione dei ko nel derby di Barletta e tra le mura amiche con un pesante 1-4 rimediato dal Galatina, registra un desolante "2" alla voce dei punti totalizzati.

La doppia trasferta a Vieste (vittoria con le reti di Tedesco e Camporeale) e Novoli frutta quattro punti e segna l'avvio della poderosa rimonta: i tranesi espugnano il difficile terreno dell'Otranto con un secco 3-1 - a segno Trotta e Tedesco con una splendida rovesciata - per poi fermare sul pari la corazzata Team Altamura al termine di una gara disputata egregiamente, un risultato che contribuisce ad alimentare il progressivo entusiasmo dell'ambiente calcistico. Lo 0-0 sull'insidiosa terra battuta di Avetrana fa da preludio all'1-1 sul neutro di Corato, a porte chiuse, contro la capolista Cerignola: il colpo di testa di Troia in pieno recupero fa esplodere addetti ai lavori e sostenitori all'esterno dello stadio certificando il valore del gruppo allenato da Pettinicchio.

La Vigor conquista due successi consecutivi a spese di Molfetta ed Unione Bisceglie abbandonando finalmente l'ultimo scomodo gradino e proiettandosi verso il miglior piazzamento playout. L'unico punto ottenuto nel doppio confronto casalingo al cospetto di Bitonto e Noicattaro rappresenta una piccola frenata immediatamente cancellata dai convincenti successi di Statte e del Comunale contro il quotato Casarano che pongono i biancazzurri a due sole lunghezze dall'Avetrana, prima compagine in quel momento ad essere direttamente salva. I tifosi sono entusiasti, l'obiettivo sembra ad un passo ma lo scivolone di Gallipoli (3-1) rende fondamentale il derby interno con il Barletta: il Trani rimonta uno svantaggio di tre reti imponendosi con un rocambolesco 4-3 (tripletta di Trotta e sigillo di Cucco) che sembra di buon auspicio ma a Galatina giunge un altro tracollo che condanna definitivamente gli adriatici alla disputa dei playout. La società, suo malgrado, per fornire una scossa all'ambiente opta per l'esonero dell'allenatore richiamando Muzio Fumai che aveva diretto la Vigor a settembre, nel periodo nero. Lo scoppiettante 5-2 rifilato al Vieste in occasione dell'ultima giornata non serve a scavalcare le avversarie per cui lo spareggio si disputa al "Cezzi" di Novoli in gara unica: i salentini si impongono dopo i tempi supplementari costringendo i tranesi alla mesta retrocessione in Promozione.

La cavalcata della Vigor non si è conclusa con il lieto fine solamente per un'inezia. I 26 punti raggranellati nel corso del girone di ritorno, sommati ai cinque dell'andata (un rendimento da zona playoff), hanno comunque permesso al club presieduto da Amato di risultare la formazione col miglior punteggio tra le perdenti i playout per cui, negli ultimi giorni, si sono meritatamente spalancate le porte dell'Eccellenza. Si tratta del giusto riconoscimento per una società ed un gruppo di tecnici e calciatori che hanno strenuamente lottato per restituire alla città di Trani quella dignità calcistica in precedenza calpestata.

Già nei giorni successivi alla sfida di Novoli lo staff dirigenziale si è messo in moto per preparare l'annata 2017-18 ma i programmi e le ottime intenzioni si stanno scontrando inesorabilmente con la macchina burocratica del Comune i cui ingranaggi intralciano la celerità di cui necessita l'ormai improcrastinabile questione stadio. Negli ultimi tempi il presidente sembrerebbe alquanto perplesso e visibilmente contrariato in merito ai segnali confusi provenienti dall'amministrazione comunale, confusione che non consente di dar vita alla progettualità cantierizzata da tempo e che tratteggia un quadro fosco in un periodo in cui non mancano i contatti ed i colloqui volti ad allestire un organico in grado di recitare un ruolo da protagonista.

Da indiscrezioni raccolte nell'entourage, la società è già molto attiva sul mercato ma si percepisce chiaramente che, essendo già metà giugno (ed in assenza di prospettive chiare in merito a quanto richiesto), potrebbe essere ulteriormente posticipata l'esecuzione dei programmati lavori con l'aggravante di intraprendere il rilancio societario in presenza di problematiche connesse alla prossima scadenza dell'omologazione del Comunale. Anche il silenzio della società, nonostante i comunicati rassicuranti congiunti con l'amministrazione, potrebbe essere indice di qualche difficoltà nel ricercare la soluzione più idonea alla realizzazione del progetto stadio per la città. Conoscendo l'iperattività del presidente Amato, non trascorrerà molto tempo prima di apprendere la reale situazione.