Azione Trani: "Stadio, la farsa delle torri faro: 400 mila euro spesi per non giocare in notturna"

Raffaella Merra, dopo la denuncia della Soccer: "Lo avevamo detto. Gradinate vuote, settori inagibili e sperpero di denaro pubblico"

sabato 11 ottobre 2025 8.53
La recente, sacrosanta polemica sollevata dalla società calcistica Soccer Trani non fa che confermare quello che Azione denuncia da mesi: la gestione dello Stadio Comunale è una disfatta annunciata, un accumulo di sprechi e inefficienze che danneggia lo sport e umilia i tifosi.

La beffa più clamorosa riguarda le torri faro: dopo aver speso 400 mila euro e aver celebrato l'attivazione con tanto di cerimonia, si scopre che le partite in notturna non possono essere disputate. L'impianto, infatti, non è a norma perché illumina solo il terreno di gioco e non le aree circostanti, rendendo impossibile ottenere l'omologazione. Soldi pubblici gettati via per un servizio inutilizzabile.Ma il disastro non si ferma all'illuminazione. La gradinata, cuore del tifo, è agibile solo al 20% della sua capienza, potendo ospitare appena 200 persone a fronte di quasi tremila. Una mancanza di rispetto verso la passione dei tranesi. A questo si aggiunge un "settore ospiti" totalmente inagibile e pericolante e la cronica assenza di servizi igienici adeguati.

Denunciamo inoltre una gestione economica poco trasparente. Oltre ai 90.000 euro extra spesi nell'ultimo anno per interventi tampone, abbiamo appreso di una recente risemina del manto erboso, un'opera straordinaria di cui non troviamo traccia nell'Albo Pretorio. I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi.Come Azione Trani, avevamo avvisato per tempo di questa gestione fallimentare. Ora i nodi vengono al pettine. Ci uniamo alle parole del Presidente della nostra squadra di calcio e invitiamo i tifosi a non demoralizzarsi, ma la pazienza di tutti ha un limite.

Questa Amministrazione deve rispondere di uno stadio non a norma, di uno sperpero di denaro pubblico e di un'umiliazione per tutto il movimento sportivo tranese. Non bastano più le pezze, serve un progetto serio che restituisca dignità al nostro stadio. Tutto questo serve ora e lo chiediamo con forza. Raffaella Merra, Segretaria di Azione Trani