Carlo Avantario ripercorre l'iter che sta portando nella Bat importanti presìdi territoriali

"Attendiamo però nuovi uffici pubblici provinciali ancora mancanti"

giovedì 29 luglio 2021 16.45
"Ho vissuto con particolare emozione l'inaugurazione del Comando Provinciale dei Carabinieri a Trani": in consiglio comunale Carlo Avantario ripercorre le tappe, che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni, che hanno portato all'istituzione della sesta provincia e alla realizzazione anche a Trani di importanti presìdi dello Stato.

"Ricordo quando, da Sindaco, partecipai al Patto tra i sindaci, alla presenza dell'allora Premier Massimo D'Alema e quando mi recai in Parlamento, per ascoltare la discussione sull'attivazione della Provincia Bat, con relatori gli onorevoli Giannicola Sinisi e Nicola Rossi. Il tutto, seguendo il Patto Territoriale, avviato dal mio predecessore Giancarlo Tamborrino e proseguito dal mio successore, Giuseppe Tarantini, con i successivi Patti tra i Sindaci, che hanno portato alla tanto agognata istituzione della Provincia BAT, di cui oggi raccogliamo i frutti.

Un pensiero va ai due allora colleghi sindaci di Andria e Barletta, il compianto Francesco Salerno, e Vincenzo Caldarone: insieme abbiamo profuso il massimo impegno per portare avanti questo progetto.

La Questura, il Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza rappresentano dei presìdi di legalità molto importanti per questo territorio, che si tradurranno in una maggiore percezione di sicurezza da parte dei cittadini ed in un più efficace contrasto alla criminalità.

Un pensiero va al Brigadiere dei Carabinieri Antonio Cezza, morto per sedare una rissa anche se fuori servizio, a cui è intitolata la Caserma dei Carabinieri di Trani e a cui, con la mia Amministrazione, intitolammo una piazza.

Il mio auspicio è che questo sia il viatico per l'istituzione degli uffici pubblici provinciali ancora mancanti, come il Provveditorato agli Studi, l'Ufficio Provinciale del Lavoro, la Ragioneria dello Stato, la Motorizzazione Civile, le sedi decentrate dell'Università, la Biblioteca e la Pinacoteca Provinciale, con il riconoscimento a Trani di quel ruolo culturale, della formazione e dei servizi già previsti nell'accordo policentrico".