Catena di solidarietà e spesa "sospesa": un'idea da promuovere

La proposta di Antonio Giannetti

giovedì 26 marzo 2020 6.54
A cura di Giovanni Ronco
La solidarieta' ed il cuore grande degli italiani, ai tempi del Coronavirus. Non e' il solito titolo retorico, ma la proposta concreta di un nostro lettore, che s'ispira all'idea del famoso "caffe' sospeso" appartenente alla tradizione di una generosa Napoli. Giannetti ci ha scritto e volentieri ascoltiamo e promuoviamo il suo progetto.

Ecco le sue parole: "In questi giorni, molti, come me, si sono preoccupati di come trascorrere il tempo, di come restare in forma, che film vedere, oppure di quanti metri poteva allontanarsi da casa per la sua sessione di running. Nello stesso tempo, molti si sono preoccupati di come avrebbero potuto fare la spesa il giorno dopo. Anzichè sollecitare la PA - che in questo momento sta affrontando criticità legate alla salute dei cittadini - io credo che sia arrivato il momento di attivare una catena di solidarietà.

Chiunque, in questo momento, avesse la possibilità di tendere una mano a chi ha più bisogno, prendendo spunto dal "caffè sospeso" di Napoli, si attivi per lasciare una "spesa sospesa", io credo che molte famiglie potrebbero almeno mangiare. Un kit composto da 1 kg di pasta, 1 kg di pane e 1 l di lattecosta circa €5 che per 30 giorni sono €150 .

Quello che spendiamo, mediamente, per un giorno di vacanza. Pensiamoci, io sono pronto."

Rilanciamo e diffondiamo il messaggio, dunque. La civilta' di una poopolazione si misura anche dalla capacita', originale, ma sobria e costante, di aiutare le fasce piu' deboli.